Iran e Stati Uniti a Roma: negoziati sul nucleare, Teheran frena

Colloqui Nucleari Iran-Usa a Roma: Clima Costruttivo, Si Continua Sabato
Roma, – Si è concluso a Roma il secondo round di colloqui indiretti tra Stati Uniti e Iran sul programma nucleare di Teheran. Un clima costruttivo, secondo fonti diplomatiche, ha caratterizzato l'incontro, che getta le basi per un terzo round previsto già per sabato prossimo, sempre nella capitale italiana. La prospettiva di un'intesa, seppur ancora lontana, sembra leggermente più vicina grazie a questi incontri riservati, facilitati dall'Unione Europea.
La delegazione iraniana ha ribadito la posizione di Teheran: una riduzione dell'arricchimento dell'uranio è possibile, ma non si può parlare di una fine del programma nucleare iraniano. Questa affermazione, che conferma la linea dura di Teheran, rappresenta un punto cruciale di discussione per il raggiungimento di un accordo. La necessità di verificare la natura pacifica del programma nucleare iraniano rimane al centro delle preoccupazioni di Washington e dei suoi alleati.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken, pur senza rilasciare dichiarazioni dirette sui colloqui romani, ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti a impedire che l'Iran sviluppi armi nucleari. La posizione americana, come è noto, si basa sulla necessità di un accordo rigoroso e verificabile che garantisca la sicurezza internazionale. La strada per un accordo rimane tortuosa e piena di ostacoli, ma l'atmosfera positiva emersa dai colloqui di Roma offre un barlume di speranza per una possibile soluzione diplomatica alla crisi nucleare iraniana.
L'Unione Europea, che ha svolto un ruolo fondamentale nella mediazione tra le due parti, continuerà a facilitare il dialogo nei prossimi giorni. Il successo dei colloqui dipende dalla volontà politica di entrambe le parti di trovare un terreno comune, tenendo conto delle reciproche preoccupazioni e necessità.
Gli osservatori internazionali seguono con attenzione l'evolversi della situazione, consapevoli dell'importanza di un accordo per la stabilità regionale e globale. La possibilità di un ritorno al Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), l'accordo nucleare del 2015, resta un obiettivo ambizioso ma non impossibile, a condizione che Teheran e Washington dimostrino la necessaria flessibilità e impegno nel trovare un compromesso reciprocamente accettabile.
Il proseguimento dei colloqui a Roma è un segnale positivo, ma resta fondamentale mantenere un approccio realistico e pragmatico per raggiungere un accordo che garantisca la non proliferazione nucleare e la sicurezza internazionale.
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