Ucraina: silenzio armi, ma la guerra non finisce

Ucraina: Cessate il fuoco di Pasqua, un'ipocrisia russa?
Nessuna tregua per i soldati ucraini, che denunciano continui attacchi nonostante la dichiarazione unilaterale del Cremlino.Il cessate il fuoco ordinato dalla Russia per la Pasqua ortodossa è stato accolto con profondo scetticismo, per non dire aperta ostilità, da parte delle forze ucraine. Nonostante la dichiarazione di Vladimir Putin di un cessate il fuoco di 36 ore, a partire dalle 12:00 del 6 aprile, le autorità di Kiev hanno denunciato numerosi raid russi durante il periodo di silenzio delle armi, smentendo completamente le pretese di pace del Cremlino.
“I russi mentono sempre,” ha dichiarato un soldato ucraino, intervistato in prima linea. “Non ci fidiamo. Siamo rimasti nelle nostre trincee, pronti a rispondere a qualsiasi attacco. La loro tregua è solo una mossa di propaganda, un tentativo di migliorare la loro immagine sul palcoscenico internazionale.”
Le affermazioni del soldato sono corroborate dalle numerose segnalazioni di bombardamenti e attacchi provenienti da diverse regioni del Paese, tra cui la zona di Bakhmut, teatro di scontri particolarmente violenti. Anche il Ministero della Difesa ucraino ha smentito la validità del cessate il fuoco, pubblicando immagini e video che mostrano presunti attacchi russi durante il periodo di sospensione delle ostilità.
La mancanza di fiducia è comprensibile, dato il lungo elenco di violazioni degli accordi di pace da parte russa fin dall'inizio dell'invasione. L'annuncio del cessate il fuoco è stato visto da molti come un tentativo cinico di ottenere un vantaggio militare, consentendo alle forze russe di riposizionarsi e rifornirsi, mentre allo stesso tempo cercando di guadagnare punti sul piano mediatico.
Il Presidente Volodymyr Zelenskyy, in un discorso alla nazione, ha ribadito la determinazione dell’Ucraina a resistere all’aggressione russa. “Non ci illudiamo. Continueremo a difendere la nostra terra e la nostra libertà, indipendentemente da qualsiasi dichiarazione russa." La sua posizione è condivisa dalla stragrande maggioranza dei cittadini ucraini, che hanno dimostrato una tenacia straordinaria nell’affrontare l'invasione.
La situazione sul campo rimane tesa e incerta. La credibilità del Cremlino è ai minimi storici, e l'assenza di una vera tregua suggerisce che il conflitto è ben lungi dall'essere terminato. La comunità internazionale continua a monitorare attentamente la situazione, sollecitando tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario e a lavorare per una risoluzione pacifica della crisi.
La situazione in Ucraina rimane critica, con un conflitto che mostra pochi segni di diminuire d'intensità.
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