Pasqua: un Natale primaverile? Consumi e regali in crescita, da Londra a New York.

Eastermas: La Pasqua si tinge di rosso, ma di consumismo?
Il Natale arriva… a Pasqua? Il fenomeno “Eastermas”, termine coniato dai media anglosassoni per descrivere la crescente somiglianza tra le due festività, sta alimentando un acceso dibattito. Sempre più spesso, infatti, la Pasqua sembra perdere il suo tradizionale significato religioso e spirituale, sovrastata da un'ondata di consumismo che ricorda le atmosfere natalizie.
Regali, decorazioni, sfarzosi banchetti: l'immagine della Pasqua 2024 che emerge dai media internazionali è quella di una festa sempre più simile al Natale. Si moltiplicano le offerte speciali nei negozi, le pubblicità che promuovono regali pasquali e le decorazioni che, in molti casi, si allontanano dalle tradizionali uova e coniglietti per abbracciare un'estetica più simile a quella natalizia.
Il Guardian, in un articolo di recente pubblicazione, ha affrontato il tema con un approccio quasi rassegnato: “Sono tempi cupi, dobbiamo pur festeggiare”. Una frase che, pur nel suo apparente ottimismo, lascia trasparire una certa preoccupazione per la perdita di identità delle festività tradizionali. La preoccupazione non è solo del Guardian, ma di molti analisti e commentatori che sottolineano come l'aspetto commerciale stia prendendo sempre più il sopravvento sulla spiritualità e sulle tradizioni culturali.
Questo processo di “natalizzazione” della Pasqua, non è un fenomeno circoscritto al Regno Unito. Gli Stati Uniti mostrano un trend simile, con una crescente pressione commerciale che spinge i consumatori ad acquistare regali e decorazioni sempre più elaborate. Si rischia così di trasformare una festività carica di significato religioso e culturale in un semplice evento commerciale, perdendo di vista il suo messaggio fondamentale.
Il pericolo di un’omologazione eccessiva: La preoccupazione, quindi, non è tanto per la festa in sé, ma per la progressiva omologazione delle festività, la perdita di diversità e la sovrapposizione di significati che rischiano di annullare l’unicità di ciascuna celebrazione. L'Eastermas rappresenta un campanello d'allarme per chi teme una progressiva perdita di identità culturale e di valori tradizionali, sacrificati sull'altare del consumismo. The Guardian solleva un interrogativo importante: a quale prezzo scegliamo di festeggiare?
La sfida, dunque, è quella di trovare un equilibrio tra la celebrazione delle festività e la salvaguardia del loro significato originale, evitando che la pressione commerciale e il consumismo ne cancellino la vera essenza.
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