Ecco un'alternativa al titolo, riformulata in italiano: **Marattin attacca: "Il governo fa il pianificatore centralizzato, peggio della sinistra"**

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Fusione Unicredit-Banco BPM: Marattin critica l'intervento del Governo

Roma, [data odierna] - Luigi Marattin, deputato del gruppo Misto e co-fondatore del partito Liberaldemocratico, ha espresso forti critiche nei confronti delle prescrizioni imposte dal governo all'offerta di Unicredit per Banco BPM. Le dichiarazioni arrivano in un momento cruciale per il futuro del sistema bancario italiano e sollevano interrogativi sulla reale intenzione dell'esecutivo.


"Due banche private italiane si fondono e questo metterebbe a rischio la sicurezza nazionale?" ha dichiarato Marattin con tono interrogativo. Il deputato ha poi rincarato la dose, accusando l'esecutivo di eccessivo statalismo: "Più statalista della sinistra, l'esecutivo gioca a fare il grande architetto".


La posizione di Marattin si inserisce in un dibattito più ampio sull'opportunità e la legittimità dell'intervento pubblico in operazioni di mercato che coinvolgono soggetti privati. Secondo il deputato, le motivazioni addotte dal governo per giustificare le prescrizioni all'offerta di Unicredit non sarebbero sufficientemente solide e rischiano di compromettere la libera concorrenza e l'attrattività del sistema bancario italiano verso gli investitori stranieri. L'intervento, a suo dire, segnala un'inversione di rotta rispetto a una visione liberale del mercato, avvicinandosi a un modello dirigista che il co-fondatore del partito Liberaldemocratico contesta fermamente.


Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le prossime mosse del governo e degli attori coinvolti nella potenziale fusione. Le parole di Marattin, in ogni caso, rappresentano un segnale di allarme e un invito a riflettere sul ruolo dello Stato nell'economia.

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(20-04-2025 01:00)