Ecco un possibile titolo riformulato: **Vertice anti-dazi, Meloni pone un ultimatum: si faccia in Italia, altrimenti salta.**
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Meloni tenta la carta italiana per il summit anti-dazi: "Qui più margini di manovra"
Roma, [Data Odierna] - La premier Giorgia Meloni è al lavoro per scongiurare il rischio di un nulla di fatto nel cruciale summit internazionale volto a contrastare l'escalation dei dazi commerciali. Dopo le crescenti perplessità espresse dal presidente francese Macron e dal premier spagnolo Sanchez, Meloni ha intensificato i contatti diplomatici, sentendo telefonicamente anche il cancelliere tedesco Merz. L'obiettivo è trovare una convergenza che permetta di affrontare con un fronte unito le sfide poste dalle politiche protezionistiche.
Fonti di Palazzo Chigi confermano che la premier ha sottolineato, durante i colloqui, la necessità di un approccio pragmatico e costruttivo. "In Italia – avrebbe dichiarato Meloni – abbiamo dimostrato di saper mediare tra posizioni diverse e di trovare soluzioni che tutelino gli interessi nazionali senza compromettere la collaborazione internazionale. Credo che il nostro Paese possa offrire un terreno fertile per il dialogo e la ricerca di un accordo condiviso".
L'ipotesi di un summit in Italia, caldeggiata da Meloni, sembra quindi una mossa strategica per superare le resistenze e garantire un esito positivo all'iniziativa. La premier confida nella capacità di Roma di fare da ponte tra le diverse sensibilità europee e di favorire un clima di fiducia e cooperazione. Un fallimento del summit rappresenterebbe un duro colpo per l'economia globale e minerebbe la credibilità dell'Unione Europea come attore protagonista nello scenario internazionale. La partita è tutt'altro che chiusa, ma la determinazione di Meloni nel voler giocare la carta italiana lascia intravedere una speranza concreta di successo.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno nelle prossime ore.
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