Colloquio Vance-Parolin senza udienza papale: divergenze su dossier pace e immigrazione.
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Vance in Vaticano: Mano Tesa degli USA, Attesa per un Nuovo Approccio di Trump
Città del Vaticano - La visita del vicepresidente statunitense Kamala Harris, rappresentata dal Segretario di Stato Antony Blinken, non è solo un viaggio di cortesia, ma un segnale di apertura. L'incontro tra J.D. Vance, e il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, ha rappresentato un importante scambio di opinioni su temi cruciali per la geopolitica mondiale.
Nonostante l'assenza di un incontro con il Pontefice, i colloqui con Parolin hanno toccato argomenti delicati, tra cui il conflitto in Ucraina e la situazione in Medio Oriente. Fonti vaticane sottolineano come, pur apprezzando l'iniziativa di Vance, la Santa Sede auspichi un cambio di passo da parte dell'amministrazione Trump, con un maggiore impegno nella ricerca di soluzioni pacifiche.
I dissidi sulla gestione dei flussi migratori restano un punto di frizione. La posizione della Santa Sede, tradizionalmente a favore dell'accoglienza e dell'integrazione, si scontra con le politiche più restrittive dell'amministrazione americana. Si spera che questo scambio di vedute possa portare ad una maggiore comprensione reciproca.
La mancanza di un incontro diretto con il Santo Padre non deve essere interpretata come un rifiuto, ma piuttosto come la necessità di un approfondimento preliminare delle posizioni.
Resta da vedere se la "mano tesa" di Vance porterà ai risultati sperati e se l'amministrazione Trump sarà disposta a rivedere le proprie strategie su Ucraina e Medio Oriente.
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