Scambio prigionieri Ucraina: 277 soldati tornano a casa per Pasqua

Zelensky ringrazia gli Emirati Arabi Uniti: 277 prigionieri ucraini tornano a casa a Pasqua
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso profonda gratitudine agli Emirati Arabi Uniti per il loro ruolo cruciale nella mediazione dello scambio di prigionieri di guerra avvenuto alla vigilia di Pasqua. In un messaggio pubblicato sui suoi canali social, Zelensky ha annunciato il ritorno di 277 soldati ucraini, evidenziando l'importanza di questa liberazione per le famiglie e per l'intero paese. "Ogni singolo soldato che torna a casa è una vittoria, un simbolo di speranza e di resistenza", ha dichiarato Zelensky, sottolineando il valore umano di quest'operazione.
Questo scambio rappresenta un'ulteriore dimostrazione di come la solidarietà internazionale sia fondamentale per la lotta dell'Ucraina contro l'aggressione russa. La mediazione degli Emirati Arabi Uniti, infatti, ha dimostrato ancora una volta la possibilità di percorrere strade diplomatiche anche in un contesto di guerra, aprendo la via a futuri scambi e contribuendo a mitigare le sofferenze di quanti sono coinvolti nel conflitto. La notizia, diffusa attraverso i canali ufficiali ucraini, è stata accolta con gioia e sollievo in tutto il paese.
Zelensky ha inoltre ricordato che, dall'inizio dell'invasione russa nel 2022, un totale di 4.552 cittadini ucraini, tra personale militare e civili, sono stati rimpatriati grazie all'impegno di diverse nazioni e organizzazioni internazionali. Questo dato evidenzia la portata del dramma umano causato dalla guerra e, al contempo, l'enorme sforzo profuso per garantire il ritorno dei prigionieri nelle loro famiglie. La liberazione dei 277 soldati rappresenta un piccolo ma significativo passo in questa direzione, un'iniezione di speranza in un momento di grande difficoltà. Il Presidente ha ringraziato, oltre agli Emirati Arabi Uniti, tutte le istituzioni e le persone che hanno contribuito a rendere possibile questo scambio, affermando che la lotta per il ritorno di ogni prigioniero di guerra continuerà senza sosta.
L'evento sottolinea l'importanza della cooperazione internazionale nel risolvere i conflitti e nel tutelare i diritti umani, anche in situazioni di guerra. La determinazione di Zelensky e la mediazione degli Emirati Arabi Uniti offrono un raggio di luce in un panorama ancora segnato da sofferenza e incertezza.
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