Nucleare: a Roma si discute del patto, Tajani parla di "capitale di pace"

Roma, palcoscenico di un delicato incontro Iran-USA: Tajani testimone di un dialogo cruciale
Roma si conferma capitale della diplomazia internazionale. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha ospitato oggi un incontro di altissimo livello tra rappresentanti di Iran e Stati Uniti, mediato dall'Oman. Un appuntamento cruciale, carico di aspettative, che vede al centro del tavolo il delicato tema del programma nucleare iraniano.
Presenti al vertice il Ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, l'omologo omanita, e il Direttore Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi. Un segnale forte di speranza per una possibile ripresa del dialogo e di una de-escalation delle tensioni geopolitiche in una regione già fortemente instabile.
L'incontro, svoltosi presso la Farnesina, è stato descritto da Tajani come un passo significativo verso la pace e la stabilità regionale. "L'Italia – ha dichiarato il Ministro – si conferma un punto di riferimento per il dialogo e la ricerca di soluzioni diplomatiche. Siamo onorati di ospitare questo incontro così importante e ci auguriamo che possa contribuire a una risoluzione pacifica della crisi nucleare iraniana".
La presenza di Grossi dell'AIEA sottolinea l'importanza della verifica internazionale e del rispetto degli accordi internazionali sul nucleare. La sua partecipazione, infatti, rafforza il ruolo dell'organismo internazionale nel monitoraggio del programma nucleare iraniano e nel garantire la trasparenza del processo.
Le discussioni si sono concentrate sulle possibili vie per ripristinare il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), l'accordo sul nucleare iraniano del 2015, che ha visto negli ultimi anni una progressiva erosione a causa delle tensioni tra Teheran e Washington. Anche se i dettagli dell'incontro rimangono riservati, la stessa convocazione rappresenta un passo fondamentale nella riapertura di un canale di dialogo diretto tra le due potenze.
L'Oman, storico mediatore tra Iran e Occidente, ha giocato un ruolo chiave nella facilitazione di questo incontro, dimostrando ancora una volta la sua capacità di costruire ponti tra paesi con interessi spesso contrastanti. La scelta di Roma come sede dell'incontro evidenzia il crescente ruolo dell'Italia nella mediazione internazionale e la sua capacità di ospitare dialoghi delicati e strategici.
Le prossime settimane saranno cruciali per capire se questo incontro rappresenterà un vero punto di svolta nella crisi nucleare iraniana. L'auspicio è che il dialogo appena avviato possa portare a risultati concreti e a una maggiore stabilità nella regione.
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