Un incontro d'amore a Terni

La Casa Circondariale di Terni apre le porte all'amore: prima applicazione della sentenza della Consulta
Terni, 27 Ottobre 2024 - Un evento senza precedenti ha segnato la giornata odierna presso la Casa Circondariale di Terni: per la prima volta in Umbria, e tra le prime in Italia, è stata applicata la sentenza della Corte Costituzionale del 2024 che riconosce il diritto all'intimità sessuale anche per i detenuti. Nel carcere ternano è stata allestita una "stanza dell'amore", un ambiente riservato e sicuro dove un detenuto ha potuto trascorrere un colloquio intimo con la propria compagna.
La notizia, accolta con un misto di stupore e speranza da diverse associazioni per i diritti dei detenuti, rappresenta un passo significativo verso una maggiore umanizzazione del sistema penitenziario italiano. Per anni, infatti, la mancanza di una regolamentazione chiara in materia aveva lasciato un vuoto normativo, causando disagi e frustrazioni per le coppie coinvolte. La sentenza della Consulta, lungamente attesa, ha finalmente sancito il diritto fondamentale all'intimità, anche all'interno delle mura carcerarie.
"Questa è una vittoria per la dignità umana", ha dichiarato il garante dei diritti dei detenuti dell'Umbria, in una breve intervista rilasciata alla nostra redazione. "La privazione della libertà non dovrebbe comportare la privazione di tutti i diritti fondamentali. Questo provvedimento rappresenta un importante segnale di cambiamento, che auspichiamo possa essere esteso a tutte le carceri italiane."
L'applicazione pratica della sentenza a Terni, seppur in una fase iniziale, ha richiesto un'attenta pianificazione da parte dell'amministrazione penitenziaria. La "stanza dell'amore" è stata progettata per garantire la privacy e la sicurezza sia del detenuto che della sua compagna, nel rispetto delle norme di sicurezza del carcere. L'accesso è rigorosamente regolamentato e sottoposto a controlli.
L'esperienza di Terni, dunque, apre la strada a un dibattito più ampio sul tema del rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti e sulla necessità di adattare il sistema penitenziario alle più recenti evoluzioni del diritto e della società. Rimane ancora molto da fare per garantire a tutti i detenuti il pieno rispetto della loro dignità umana, ma questo primo passo rappresenta un importante segnale di speranza e un'occasione per riflettere sulla necessità di una maggiore umanizzazione del sistema carcerario.
Per approfondimenti:
Ministero della Giustizia
Sito ufficiale della Corte Costituzionale
(