Processo in Tunisia: condanne per avvocati, imprenditori e attivisti. Il caso dell'ex ambasciatore italiano.

Processo in Tunisia: condanne per avvocati, imprenditori e attivisti. Il caso dell

Tunisia: Pene Dure per "Complotto contro lo Stato", Coinvolto anche BHL

Tunisi, - Un duro colpo alla società civile tunisina. Il presidente Kais Saied continua la sua stretta, con condanne pesanti per presunti reati contro la sicurezza dello Stato. Il processo, conclusosi nelle scorse settimane, ha visto infliggere pene durissime ad avvocati, uomini d'affari e attivisti politici, accusati di aver partecipato ad un complotto volto a minare la stabilità del paese. Tra gli imputati figura anche una personalità di spicco del panorama intellettuale internazionale: il filosofo Bernard-Henri Lévy. L'accusa si basa su presunti colloqui tra gli imputati e l'ex ambasciatore italiano in Tunisia, Fabrizio Saggio, colloqui che secondo l'accusa sarebbero la prova di un'intesa per destabilizzare il governo.


Le accuse sono state respinte con forza dagli imputati e dai loro legali, che parlano di un'operazione di repressione politica orchestrata dal governo di Saied. L'avvocato di BHL ha definito il processo "una farsa giudiziaria", sottolineando l'assenza di prove concrete a sostegno delle accuse. Anche gli altri imputati hanno denunciato violazioni dei loro diritti durante il processo, accusando le autorità tunisine di aver utilizzato metodi intimidatori per estorcere confessioni.


Le condanne variano da diversi anni di reclusione a pesanti multe, mettendo a dura prova la già fragile situazione dei diritti umani in Tunisia. L'intera vicenda getta un'ombra pesante sulla già complessa situazione politica del paese nordafricano, sollevando preoccupazioni a livello internazionale sulle libertà civili e il rispetto dello Stato di diritto. L'involvement di personalità internazionali come BHL ha ulteriormente amplificato l'attenzione mediatica sul caso, trasformandolo in un simbolo della crescente repressione della società civile sotto il governo Saied.


Il ruolo dell'ex ambasciatore italiano Fabrizio Saggio rimane al centro del dibattito. Sebbene non sia stato formalmente accusato, la sua presenza nel contesto del processo ha sollevato interrogativi sulle relazioni tra Italia e Tunisia, e sulla delicatezza della situazione politica interna del paese. La vicenda richiama l'attenzione sulla necessità di una maggiore vigilanza internazionale sulla situazione dei diritti umani in Tunisia e sul rischio di un'escalation della repressione contro gli oppositori politici.


La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l'evoluzione della situazione in Tunisia, chiedendo chiarezza e rispetto dei diritti fondamentali. La condanna di figure di spicco della società civile tunisina, e la presenza nell'inchiesta di personalità di calibro internazionale come BHL, segnala un'escalation della crisi e solleva timori per il futuro democratico del paese.

(19-04-2025 13:22)