Giorgia Meloni e Antony Blinken: pace e tariffe al centro del colloquio.

Cena di Stato USA-Italia: Salvini "super-trumpiano", Meloni per la "pace giusta" e mozzarelle per tutti
Una cena di Stato all'insegna di un mix curioso: da un lato, la ricerca di una "pace giusta" da parte della premier Giorgia Meloni, dall'altro, momenti più leggeri, con battute sulle tariffe e persino una dimostrazione di "super-trumpismo" da parte di Matteo Salvini.
La serata, che ha visto protagonista una cena tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Vice Presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, ha riservato momenti di diverso tenore. Mentre Meloni, nel corso di un colloquio con il Segretario alla Difesa Lloyd Austin, ha ribadito la necessità di una "pace giusta" in Ucraina, insistendo sull’importanza di un dialogo costruttivo per porre fine al conflitto, un diverso scenario si è delineato con la presenza di Matteo Salvini.
Il leader della Lega, secondo quanto riportato da diversi partecipanti, si è mostrato particolarmente incisivo e diretto, ricorrendo anche ad un traduttore per amplificare il suo messaggio. Il suo stile, definito da alcuni "super-trumpiano", ha catturato l'attenzione dei presenti con la sua schiettezza, sebbene la natura precisa delle sue affermazioni non sia stata pubblicamente divulgata.
Un contrappunto a questo approccio più deciso è stato offerto da Antonio Tajani, che, secondo indiscrezioni, avrebbe omaggiato gli ospiti americani con un cesto di mozzarelle di alta qualità. Un gesto che ha suscitato ilarità e commenti amichevoli, culminando con una battuta scherzosa della stessa Meloni: "Zero tariffs on italian cheese!" Un momento di leggerezza che ha sdrammatizzato l'atmosfera, sottolineando l'importanza dei legami commerciali tra Italia e Stati Uniti.
La cena, nel suo complesso, ha rappresentato un palcoscenico variegato, che ha visto convivere momenti di seria diplomazia con altri di più informale convivialità. L'obiettivo principale, la costruzione di un rapporto solido e fruttuoso tra Italia e Stati Uniti, è stato perseguito attraverso differenti canali, dal dialogo formale alle battute a tavola. La riuscita della missione diplomatica e l'effettivo impatto di questa cena di Stato, però, si potranno valutare solo a lungo termine, analizzando i risultati concreti delle discussioni avviate.
L'evento, ricco di spunti e aneddoti, lascia spazio a diverse interpretazioni, ma testimonia la complessità delle relazioni internazionali e la varietà di approcci diplomatici possibili. Sarà interessante osservare come questi momenti si tradurranno in azioni concrete nei prossimi mesi.
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