Ecco un possibile titolo riformulato: **Camorra a Caserta, commissariamento del Comune: il sindaco Marino contesta la decisione.**
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Caserta, Comune sciolto per camorra: il sindaco Marino annuncia battaglia legale
BRCaserta - La decisione del Consiglio dei Ministri di sciogliere il Comune per presunte infiltrazioni camorristiche ha scatenato un'ondata di indignazione e proteste. Il provvedimento, arrivato su proposta del ministro dell'Interno Piantedosi, ha visto la ferma opposizione del sindaco Marino, che ha definito l'atto come un "schiaffo alla città" e un "attacco ingiustificato".
BRIn una conferenza stampa tenutasi questa mattina, il primo cittadino ha annunciato il ricorso al TAR del Lazio, con l'obiettivo di ribaltare una decisione che considera "priva di fondamento e lesiva dell'immagine di Caserta". "Non ci arrendiamo", ha dichiarato Marino, "e siamo pronti a dimostrare la nostra estraneità a qualsiasi forma di condizionamento criminale. La nostra amministrazione ha sempre operato nel rispetto della legalità e nell'interesse esclusivo dei cittadini".
BRIl sindaco ha inoltre espresso preoccupazione per le conseguenze che lo scioglimento del Comune potrebbe avere sulla vita amministrativa e sociale della città. "Questo provvedimento rischia di paralizzare l'attività amministrativa e di creare un clima di incertezza e sfiducia", ha affermato. "È un atto grave che penalizza l'intera comunità casertana".
BRLa decisione del Consiglio dei Ministri giunge al termine di un'indagine prefettizia che avrebbe evidenziato presunti legami tra alcuni amministratori locali e ambienti malavitosi. Accuse che il sindaco Marino respinge con forza, definendole "illazioni infondate e prive di riscontri concreti".
BROra la parola passa al TAR del Lazio, chiamato a valutare la legittimità del provvedimento e a pronunciarsi sul futuro amministrativo di Caserta. La battaglia legale si preannuncia lunga e complessa, ma il sindaco Marino sembra determinato a non arrendersi e a difendere l'onore della sua città.
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