Sud Italia: fanalino di coda europeo per l'occupazione

Sud Italia: fanalino di coda europeo per l

Campania fanalino rosso in Europa per occupazione: donne e lauree, un quadro contraddittorio

La Campania si conferma la regione europea con il tasso di occupazione più basso. Un dato allarmante, che emerge da recenti analisi, e che getta un'ombra pesante sull'economia regionale. Nonostante alcuni settori mostrino segnali di ripresa, la percentuale di occupati resta drammaticamente inferiore alla media europea, ponendo la Campania in una situazione di grave emergenza sociale ed economica.

Il problema è particolarmente accentuato per quanto riguarda l'occupazione femminile. Le donne campane, infatti, registrano tassi di partecipazione al mercato del lavoro decisamente più bassi rispetto alla media nazionale ed europea. Una situazione complessa, determinata da una serie di fattori che vanno dalla carenza di servizi per l'infanzia alla persistenza di stereotipi di genere che limitano le opportunità professionali per le donne.

Un dato paradossale emerge però dall'analisi: il tasso di occupazione tra le laureate è significativamente più alto. Questo evidenzia una forte disparità tra donne con un alto livello di istruzione e le altre, sottolineando la necessità di investimenti mirati nella formazione e nella qualificazione professionale per colmare il gap esistente e favorire l'inserimento nel mondo del lavoro anche per le donne meno istruite.

La Campania non è sola in questa difficile situazione. Anche Sicilia e Calabria si trovano ai vertici negativi della classifica europea per occupazione, confermando un divario economico e sociale persistente tra il Sud e il resto del Paese. È necessario, quindi, un intervento strutturale da parte delle istituzioni, finalizzato a promuovere politiche attive del lavoro efficaci, a sostegno delle imprese e a favorire la creazione di nuove opportunità occupazionali, soprattutto nelle aree più depresse.

La sfida è complessa, ma non impossibile. Investire nell'innovazione tecnologica, sviluppare infrastrutture adeguate e promuovere la cultura imprenditoriale sono alcuni dei pilastri su cui costruire un futuro più roseo per la Campania e per il Mezzogiorno d'Italia. L'Istat fornisce dati dettagliati che permettono di approfondire ulteriormente la problematica e di individuare possibili soluzioni. È necessario un impegno collettivo, da parte di istituzioni, imprese e cittadini, per invertire la tendenza e creare un contesto economico e sociale più giusto e inclusivo. Solo così la Campania potrà uscire da questa situazione di grave criticità e raggiungere i livelli di occupazione delle altre regioni europee.

(19-04-2025 13:35)