Minacce di morte a un'arbitra di Terni: "Finirai come Ilaria Sula"

Dopo il femminicidio di Ilaria, insulti choc a un'arbitra di Terni: "Devi fare la fine sua"
Un'ondata di sdegno e indignazione si è abbattuta su Terni dopo gli insulti rivolti a una direttrice di gara dilettantistica, minacciata con la frase agghiacciante: "Devi fare la fine di Ilaria Sula". La frase, pronunciata da un dirigente sportivo, fa seguito al tragico femminicidio della diciassettenne Ilaria Sula, avvenuto recentemente nella stessa città umbra, e rappresenta un ulteriore, gravissimo colpo al cuore della comunità.
L'accaduto, di una gravità inaudita, ha scosso profondamente l'opinione pubblica. La direttrice di gara, ancora sotto shock, ha sporto denuncia. La gravità delle parole utilizzate, che richiamano in modo esplicito e crudele il recente femminicidio, non può essere sottovalutata. Si tratta di una minaccia di morte che non può essere ignorata, e che necessita di una risposta ferma e decisa da parte delle autorità e di tutta la società civile.
Lo Sporting, società di appartenenza dell'accompagnatore responsabile degli insulti, ha immediatamente condannato il comportamento del proprio dirigente, esprimendo profondo sdegno e rammarico per quanto accaduto. In una nota ufficiale, la società ha ribadito la propria totale contrarietà a qualsiasi forma di violenza e discriminazione, assicurando la piena collaborazione con le forze dell'ordine per fare piena luce sulla vicenda. Non è bastata però a placare la rabbia e l’indignazione di chi chiede giustizia e maggiore attenzione alla violenza di genere.
L'episodio, purtroppo, getta un'ombra cupa sul mondo dello sport dilettantistico, sollevando interrogativi sulla necessità di una maggiore attenzione alla prevenzione e alla repressione della violenza, in tutte le sue forme. È fondamentale che episodi come questo siano segnalati e perseguiti con la massima severità, per garantire la sicurezza di tutti e inviare un messaggio chiaro e inequivocabile di condanna nei confronti di chi usa la violenza o si macchia di comportamenti così inqualificabili. La speranza è che questo caso possa contribuire ad aprire un dibattito più ampio sul tema della violenza contro le donne e sul ruolo dello sport nella lotta a questo drammatico fenomeno. Il ricordo di Ilaria Sula deve essere un monito costante per combattere la violenza e promuovere una cultura di rispetto e di uguaglianza.
La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha espresso forte condanna per quanto accaduto.
Le indagini sono in corso per accertare le responsabilità e perseguire i colpevoli.
La città di Terni è scesa in campo per manifestare il suo dissenso e la solidarietà alla direttrice di gara.
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