**Prorogata di tre mesi la legge marziale a Kiev.**

**Prorogata di tre mesi la legge marziale a Kiev.**

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USA e Ucraina, spiragli di distensione sul fronte minerario: Washington allenta la presa sui rimborsi

Kiev proroga la legge marziale, ma il dialogo economico prosegue.

Le relazioni tra Stati Uniti e Ucraina, pur segnate dalla perdurante guerra, mostrano segnali di un possibile disgelo sul fronte economico. Al centro del dibattito, un accordo per lo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine, un settore potenzialmente cruciale per la ricostruzione del paese e per diversificare le catene di approvvigionamento globali.

Fonti vicine al negoziato, sebbene restie a rilasciare dichiarazioni ufficiali, indicano che Washington avrebbe ammorbidito la sua posizione in merito alle garanzie di rimborso per gli aiuti economici e militari forniti a Kiev. Inizialmente, gli Stati Uniti avevano richiesto garanzie stringenti, legate proprio ai proventi derivanti dall'estrazione e dalla vendita di minerali strategici, come litio e titanio. Questa richiesta, percepita come eccessivamente onerosa, aveva generato malumori in seno al governo ucraino, già gravato dagli impegni bellici e dalla crisi economica.

Sembra che l'amministrazione Biden, consapevole delle difficoltà di Kiev e della necessità di preservare un solido rapporto di alleanza, abbia optato per un approccio più flessibile. Le nuove proposte prevedrebbero scadenze più dilazionate per i rimborsi e l'introduzione di meccanismi di garanzia alternativi, meno vincolanti per l'Ucraina.

Contestualmente, il Parlamento ucraino ha approvato l'ennesima proroga della legge marziale, estendendola per ulteriori tre mesi. Una decisione, questa, inevitabile alla luce della continua aggressione russa, ma che complica ulteriormente il quadro economico e sociale del paese. La legge marziale, pur necessaria per fronteggiare l'emergenza bellica, limita inevitabilmente le attività economiche e gli investimenti stranieri.

Nonostante le difficoltà, il negoziato sui minerali rappresenta un segnale positivo, un'indicazione che Washington crede nella capacità di ripresa dell'Ucraina e intende sostenerla anche attraverso investimenti a lungo termine. Resta da vedere se questo spiraglio di ottimismo si tradurrà in un accordo concreto e vantaggioso per entrambe le parti.

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(17-04-2025 01:00)