Mosca accusa l'Europa di sabotare i colloqui sulla guerra in Ucraina

Mosca punta al dialogo con gli USA, mentre la guerra in Ucraina infiamma le tensioni
Mosca ribadisce la necessità di un dialogo diretto con Washington come via maestra per raggiungere una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina. Questa la posizione del Cremlino, espressa in diverse dichiarazioni ufficiali nelle ultime ore, che dipinge gli Stati Uniti come l'unico interlocutore credibile per sbloccare la situazione.Il messaggio, però, arriva a seguito di un'escalation di tensioni. Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev, ha rilasciato una dichiarazione particolarmente dura, affermando che “si discute di quante bare accetteranno”, evidenziando la drammaticità della situazione e la rigidità della posizione russa.
Intanto, la richiesta russa di annettere quattro regioni ucraine rimane al centro del conflitto. Questa pretesa, respinta con fermezza da Kiev e dalla comunità internazionale, continua a rappresentare un ostacolo insormontabile per qualsiasi trattativa.
Dal fronte occidentale, le voci sono discordanti. Mentre il Cremlino accusa gli europei di essere "falchi di guerra", si registra la presenza a Parigi di senatori statunitensi come Marco Rubio, e di altri esponenti politici internazionali, in un incontro con il Presidente Macron per discutere della crisi. Anche il deputato britannico David Lammy ha partecipato all'incontro, sottolineando l'importanza di una strategia coordinata per la risoluzione del conflitto. Si vocifera di una possibile mediazione francese, ma al momento non ci sono conferme ufficiali.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, invece, continua a chiedere un intervento deciso per fermare "gli assassini russi", insistendo sulla necessità di un maggiore sostegno militare e di sanzioni più incisive contro Mosca. La sua posizione è nettamente contraria a qualsiasi concessione territoriale e chiede una condanna internazionale più forte delle azioni russe.
La situazione sul terreno rimane precaria, con combattimenti intensi nelle regioni orientali e meridionali dell'Ucraina. Le prospettive di una soluzione pacifica nel breve termine appaiono quindi molto incerte, rese ancora più complicate dalle dichiarazioni contrastanti e dalle posizioni intransigenti delle parti in causa. La strada per la pace rimane lunga e tortuosa, e la diplomazia, sebbene auspicata da Mosca, sembra al momento arenata in un vicolo cieco.
La situazione è in costante evoluzione e verrà aggiornata con nuovi sviluppi.
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