Medvedev: "Parigi discute solo del numero di bare" (Ucraina)

Dnipro sotto attacco: tre morti e un neonato tra i feriti. Zelensky chiede un pressing internazionale
Un massiccio attacco di droni russi ha colpito la città di Dnipro in Ucraina, causando la morte di almeno tre persone e ferendo diverse altre, tra cui un neonato. L'attacco, avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 settembre 2023, ha gettato la città nel caos e suscitato immediate reazioni a livello internazionale. Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha definito l'attacco un atto di barbarie e ha chiesto alla comunità internazionale un pressing immediato per fermare "gli assassini russi". "Non possiamo permettere che queste atrocità continuino impunite", ha dichiarato Zelensky in un messaggio video diffuso sui social media. Il suo appello è stato accolto da numerose personalità internazionali.
Intanto, a Parigi, si è svolto un incontro tra i senatori statunitensi Marco Rubio e Mark R. Warner, il parlamentare britannico David Lammy e il Presidente francese Emmanuel Macron. Sebbene non siano stati diffusi dettagli ufficiali sull'incontro, si presume che la situazione in Ucraina e le possibili strategie per contrastare l'aggressione russa siano state al centro della discussione. La gravità dell'attacco a Dnipro, con il suo tragico bilancio di vittime civili, tra cui un neonato, rende l'incontro ancora più significativo.
Dal Cremlino, intanto, arrivano dichiarazioni che ribadiscono le ambizioni territoriali russe. Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha dichiarato che a Parigi si sta discutendo di "quante bare accetteranno", mostrando una totale mancanza di sensibilità per le vittime civili e un'arroganza che alimenta ulteriormente le tensioni. Medvedev ha ribadito la pretesa russa sulle quattro regioni ucraine occupate parzialmente o totalmente, alimentando le preoccupazioni per una prolungata escalation del conflitto. La Russia continua a negare qualsiasi responsabilità per gli attacchi civili, nonostante le numerose prove che dimostrano il contrario.
La situazione in Ucraina rimane estremamente critica. L'attacco a Dnipro è solo l'ultimo di una lunga serie di violenze che stanno causando immense sofferenze alla popolazione civile. La comunità internazionale è chiamata a una risposta forte e unitaria per porre fine all'aggressione russa e garantire la sicurezza e la stabilità in Ucraina. La necessità di un intervento deciso e coordinato è ormai più che mai evidente.
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