Germania accusata da Mosca di entrare in guerra con l'Ucraina per l'invio dei Taurus

Germania accusata da Mosca di entrare in guerra con l

Cremlino: Trattative bloccate, la strada per la pace passa per Washington

La situazione in Ucraina rimane tesa, con le trattative di pace che procedono a rilento. Il Cremlino accusa gli europei di essere "falchi di guerra", sottolineando che la via principale per una soluzione diplomatica passa attraverso colloqui diretti tra Russia e Stati Uniti. "Vogliamo le quattro regioni ucraine", ha ribadito Mosca, riferendosi a Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, territori annessi unilateralmente dalla Russia lo scorso anno. Questa affermazione arriva in concomitanza con la visita a Parigi di senatori statunitensi, tra cui Marco Rubio, e rappresentanti britannici come David Lammy, per discutere con il Presidente francese Emmanuel Macron della situazione bellica. Intanto, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha usato un linguaggio particolarmente duro, affermando che "si discute di quante bare accetteranno". Una dichiarazione che sottolinea l'asprezza delle posizioni russe e la mancanza di compromessi.


Dall'altro lato, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky continua a sollecitare la comunità internazionale ad aumentare la pressione sulla Russia per fermare "gli assassini russi". Zelensky, in diverse dichiarazioni pubbliche, ha ribadito la necessità di una risposta ferma e decisa alle azioni militari russe e ha ringraziato i Paesi che continuano a sostenere l'Ucraina con aiuti militari e umanitari. La Germania, intanto, è nel mirino di Mosca, accusata di aver "dichiarato guerra" con l'invio di missili Taurus a Kiev. Il Cremlino ha definito questa decisione un'escalation pericolosa, che rischia di aggravare ulteriormente il conflitto. La fornitura di armi più avanzate all'Ucraina continua ad essere un punto di forte tensione tra Occidente e Russia, con Mosca che minaccia ritorsioni sempre più forti in caso di ulteriore sostegno militare da parte dei Paesi alleati di Kiev.


La situazione geopolitica rimane estremamente fragile, con il rischio di una ulteriore escalation militare sempre presente. Le dichiarazioni contrastanti da parte di Mosca e Kiev non lasciano spazio ad un ottimismo cauto e la ricerca di una soluzione pacifica sembra ancora lontana. L'incontro tra i rappresentanti statunitensi e britannici e il Presidente Macron rappresenta un tentativo di coordinamento internazionale, ma il futuro del conflitto rimane incerto e legato alle scelte politiche delle potenze coinvolte. La vicenda mette in evidenza la complessità del conflitto e la difficoltà nel trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti coinvolte.

(17-04-2025 16:12)