Germania accusata da Mosca di entrare in guerra con l'Ucraina dopo l'invio dei Taurus

Mosca irremovibile: "Vogliamo le quattro regioni ucraine. Solo colloqui diretti con gli USA possono portare alla pace"
La situazione in Ucraina rimane tesa, con il Cremlino che ribadisce la sua posizione intransigente. "I negoziati con l'Europa procedono a rilento, gli europei si comportano come falchi di guerra," ha dichiarato un portavoce del Cremlino, sottolineando che "la via principale per la pace passa attraverso un dialogo diretto tra Russia e Stati Uniti." Mosca rivendica la sovranità russa su quattro regioni ucraine, confermando la sua determinazione a non retrocedere dalle sue pretese territoriali. Questa posizione, ovviamente, è inaccettabile per Kiev.
Intanto, Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ha rilasciato una dichiarazione particolarmente dura: "Si discute di quante bare accetteranno," affermando implicitamente che la Russia è disposta ad una escalation del conflitto. Le sue parole evidenziano il clima di crescente tensione e la mancanza di prospettive di una soluzione pacifica nell'immediato.
Dal fronte ucraino, il Presidente Volodymyr Zelensky ha intensificato la pressione sulla comunità internazionale per fermare l'aggressione russa. "Ora è il momento di agire per fermare gli assassini russi," ha dichiarato Zelensky, chiedendo un rafforzamento delle sanzioni e un maggiore sostegno militare. La sua richiesta di aiuti militari e finanziari continua senza sosta.
Anche la Germania è al centro delle tensioni. Mosca ha accusato Berlino di essere entrata di fatto in guerra inviando missili Taurus a Kiev. "Con l'invio dei missili Taurus, la Germania si è dichiarata in guerra," ha dichiarato un funzionario del ministero degli Esteri russo, accentuando ulteriormente il deterioramento dei rapporti tra Russia e Occidente. Questa affermazione, chiaramente propagandistica, ha destato preoccupazione in diverse capitali europee.
A margine, si segnala la presenza a Parigi di senatori americani come Marco Rubio e Chuck Schumer, insieme a David Lammy, membro del parlamento britannico, per un incontro con il Presidente francese Emmanuel Macron. L'incontro, seppur non pubblicamente dettagliato, è ritenuto significativo nel contesto della ricerca di una strategia comune per affrontare la crisi ucraina. La riunione sottolinea l'importanza della cooperazione internazionale per gestire la complessità della situazione e cercare una via d'uscita.
La situazione rimane estremamente precaria e l'incertezza sul futuro dell'Ucraina è palpabile. Le dichiarazioni di Mosca, cariche di minacce e intransigenza, non lasciano spazio all'ottimismo, mentre la posizione di Zelensky sottolinea l'urgenza di un intervento internazionale deciso ed efficace.
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