Ecco un titolo riformulato: **Sachs accusa: "Trump emula Mao, replicando la 'rivoluzione culturale' cinese in America."**
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Università Americane nel Mirino: L'Economista Sachs Difende gli Atenei dalle Accuse di Antisemitismo
New York, XX Ottobre 2024 - In un clima di crescente tensione tra manifestazioni pro-Palestina e accuse di antisemitismo che stanno infiammando i campus universitari americani, l'economista Jeffrey Sachs, direttore del Centro per lo Sviluppo Sostenibile alla Columbia University, interviene a gamba tesa per difendere gli atenei e i suoi studenti.
“Non c’è nulla di vero nelle accuse agli atenei,” afferma Sachs con veemenza in un'intervista esclusiva. “Il fenomeno in corso non ha niente a che fare con l’antisemitismo. Si contesta la politica del governo di Netanyahu, non si odiano gli ebrei. C'è una grande differenza che si fatica a riconoscere." Le proteste, secondo l'economista, sono un grido di dolore per la situazione a Gaza e una condanna delle azioni del governo israeliano. Sachs sottolinea come la critica alle politiche di un governo non debba essere automaticamente etichettata come odio razziale.
Ma le sue dichiarazioni non si fermano qui. Sachs traccia un parallelo inquietante tra l'operato di Donald Trump e le politiche culturali di Mao Zedong, leader della Cina comunista durante la Rivoluzione Culturale degli anni '60. "Trump come Mao, fa gli stessi danni culturali della Cina anni Sessanta,” dichiara. Secondo Sachs, entrambi, pur con approcci e contesti diversi, incarnano una minaccia per il pensiero critico, il pluralismo e la libertà accademica.
Le parole di Sachs arrivano in un momento cruciale, in cui le università si trovano a dover bilanciare il diritto alla libertà di espressione con la necessità di garantire un ambiente sicuro e inclusivo per tutti gli studenti. La sua voce si unisce a quella di altri intellettuali che denunciano una pericolosa deriva verso la repressione del dissenso e una semplificazione eccessiva di questioni complesse come il conflitto israelo-palestinese.Centro per lo Sviluppo Sostenibile, Columbia University
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