Governo alternativo in Sudan: la conferenza di Londra fallisce.

G7 diviso sulla pace in Sudan: cessate il fuoco richiesto, ma divergenze profonde frenano gli aiuti
Londra, - Il vertice del G7 si è concluso senza una dichiarazione finale unitaria sulla crisi in Sudan, a testimonianza delle profonde divergenze tra i paesi membri riguardo al percorso verso la pace. Mentre il gruppo dei sette paesi più industrializzati ha chiesto un cessate il fuoco incondizionato tra l'esercito regolare sudanese e le Forze di supporto rapido (RSF), guidate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto Hemedti, le prospettive di una soluzione pacifica restano incerte.
L'impegno di un miliardo di euro in aiuti umanitari, annunciato dai leader del G7, rischia di rimanere lettera morta se non si troverà un accordo concreto sul terreno. La profonda frattura tra Arabia Saudita, Egitto ed Emirati Arabi Uniti, che sostengono posizioni diverse sulla crisi, complica ulteriormente gli sforzi diplomatici.
Intanto, Hemedti, capo delle RSF, ha proclamato la formazione di un governo alternativo, irrigidendo ulteriormente la situazione e rendendo ancora più difficile la mediazione internazionale. Questa mossa, che non ha ottenuto alcun riconoscimento internazionale, aggrava la situazione umanitaria già critica e complica i negoziati.
La mancanza di una dichiarazione finale a Londra sottolinea l'urgenza di una maggiore coerenza tra i paesi del G7 nell'affrontare la crisi. L'appello per un cessate il fuoco, pur importante, rischia di rimanere inefficace senza una strategia politica più ampia e condivisa che tenga conto delle diverse posizioni in campo e, soprattutto, che riesca a far sedere al tavolo del negoziato tutte le parti in causa. La strada per la pace in Sudan appare ancora lunga e irta di ostacoli.
La situazione sul terreno rimane precaria, con scontri armati che continuano a causare vittime civili e un'emergenza umanitaria che si aggrava di giorno in giorno. La comunità internazionale dovrà impegnarsi con maggiore decisione per evitare che il Sudan sprofondi ulteriormente nel caos.
Fonti: notizie provenienti da diverse agenzie di stampa internazionali.
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