Ue: Pronti a un accordo, ma non escludiamo un'uscita senza intesa

Ue: Dazi, la strada sbagliata. Intesa con Regno Unito o "no deal"?
L'Unione Europea ribadisce la sua posizione contraria all'utilizzo dei dazi nelle controversie commerciali con il Regno Unito. La dichiarazione, rilasciata a seguito di un incontro tra i rappresentanti degli Stati membri, sottolinea la preferenza per una soluzione negoziata, ma avverte che l'Ue è pronta ad affrontare uno scenario di "no deal" se Londra non si mostrerà collaborativa."Crediamo fermamente che l'escalation delle tensioni commerciali sia controproducente per entrambe le parti", ha dichiarato un portavoce della Commissione Europea. "I dazi, oltre a danneggiare le economie, compromettono la fiducia reciproca, necessaria per una proficua collaborazione futura."
La posizione dell'Ue si concentra sulla necessità di rispettare gli accordi già esistenti e di trovare soluzioni condivise per le questioni aperte, come quelle relative al Protocollo sull'Irlanda del Nord. La Commissione Europea ha ribadito la sua disponibilità al dialogo e alla ricerca di compromessi, ma ha anche sottolineato che non accetterà pressioni o comportamenti unilaterali da parte del Regno Unito.
La minaccia di un "no deal" non è una strategia, ma un'eventualità da prendere seriamente in considerazione, secondo quanto affermato da fonti europee. Questa eventualità, sebbene indesiderata, dimostrerebbe che l'Ue è decisa a difendere i propri interessi e a mantenere la coerenza delle sue politiche commerciali.
L'incertezza sul futuro delle relazioni commerciali tra Ue e Regno Unito continua a pesare sulle aziende di entrambi i lati del Canale della Manica. Molte imprese si trovano a dover affrontare la sfida di navigare in un ambiente normativo instabile, con la conseguente difficoltà di pianificare investimenti a lungo termine.
L'Ue invita il Regno Unito ad un dialogo costruttivo e responsabile, sperando di raggiungere un accordo che sia vantaggioso per entrambi i partner. Il tempo, però, sta per scadere, e la possibilità di un "no deal" rimane una minaccia reale che potrebbe avere conseguenze significative per l'economia europea e globale. La palla, a questo punto, è nel campo del governo britannico.
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