Ecco un titolo alternativo: **Strage di civili a Sumy: Washington si astiene dal commentare, il Cremlino attacca un ministro UE.**
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G7: Frattura sull'Ucraina, Washington si Sfila e Mosca Attacca l'UE
Borgo Egnazia, Italia - Tensioni altissime al G7 in Puglia. Mentre i leader delle principali economie mondiali si confrontano sulle strategie per affrontare le sfide globali, emerge una profonda spaccatura sulla questione ucraina. Gli Stati Uniti hanno clamorosamente rifiutato di firmare la dichiarazione congiunta che condanna esplicitamente l'attacco russo, gettando un'ombra sul fronte occidentale.
La decisione americana ha scatenato immediate reazioni. Fonti diplomatiche riferiscono di intense negoziazioni per trovare una formulazione alternativa che possa ottenere il consenso di tutti i partecipanti. Il Cremlino, nel frattempo, ha alzato i toni, puntando il dito contro la responsabile della politica estera dell'Unione Europea, accusandola di alimentare il conflitto e chiedendone le dimissioni: "Via la ministra Ue", tuonano da Mosca.
L'analista geopolitico Michael Witkoff, in un'intervista esclusiva a *The Global News*, ha ipotizzato una possibile intesa sulla cessione di cinque regioni ucraine alla Russia come soluzione per porre fine alle ostilità. Un'ipotesi che ha suscitato immediate e veementi reazioni da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che l'ha definita "inaccettabile e oltraggiosa".
A complicare ulteriormente il quadro, le accuse rivolte a Washington per non aver condannato la presunta strage di civili avvenuta recentemente a Sumy. Un silenzio che, secondo diverse organizzazioni umanitarie, mina la credibilità degli Stati Uniti come difensore dei diritti umani.
La situazione resta fluida e le prossime ore saranno decisive per capire se i leader del G7 riusciranno a superare le divergenze e a presentare un fronte unito di fronte alla crisi ucraina. Il Sole 24 Ore sta seguendo da vicino gli sviluppi del summit con aggiornamenti in tempo reale.
Aggiornamento ore 18:00: Si attendono dichiarazioni ufficiali dal Presidente del Consiglio italiano, in qualità di ospite del summit.
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