Ecco un possibile titolo riformulato: **Strage a Sumy, Washington evita la condanna. Il Cremlino chiede l'allontanamento di un ministro UE.**

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G7: Frattura sull'Ucraina, Washington Divisa e Mosca Attacca l'UE
BORGO EGNAZIA (BR) – La riunione del G7 in Puglia si è conclusa con un'inattesa spaccatura sul fronte ucraino. Mentre i leader delle altre nazioni hanno sottoscritto un documento congiunto che condanna fermamente l'attacco russo, gli Stati Uniti hanno espresso riserve, rifiutandosi di apporre la firma. La motivazione ufficiale, secondo fonti diplomatiche, risiederebbe in divergenze di vedute sulla formulazione di alcuni passaggi, in particolare quelli relativi alle sanzioni economiche e alla fornitura di armamenti a Kiev.
BRLa presa di posizione americana ha scatenato immediate reazioni a Mosca. Il Cremlino, per voce di un suo portavoce, ha duramente criticato l'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, accusandola di "ingerenze" e di "alimentare il conflitto". La richiesta è esplicita: "Via la ministra Ue", si legge in una nota diffusa in serata.
BRIntanto, il controverso mediatore Witkoff ha rilasciato dichiarazioni che hanno acceso ulteriormente il dibattito. In un'intervista esclusiva, ha paventato la possibilità di un'intesa per la cessione di cinque regioni ucraine alla Russia, come potenziale soluzione per raggiungere una tregua. Un'ipotesi immediatamente respinta al mittente dal Presidente ucraino, che l'ha definita "inaccettabile" e "un tradimento dei valori fondamentali della nostra nazione".
BRA complicare ulteriormente il quadro, giungono notizie di una presunta strage di civili a Sumy. Secondo fonti locali, un bombardamento avrebbe causato numerose vittime tra la popolazione civile. Gli Stati Uniti, tuttavia, si sono astenuti dal condannare l'accaduto, scatenando l'indignazione delle organizzazioni umanitarie e di diversi governi europei. La situazione resta tesa e in continua evoluzione.
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