Assolti: sesso consenziente, nonostante l'alcol

Appello conferma assoluzione in primo grado: "Ubriaca ma consenziente", due imputati assolti
Si è conclusa con una conferma dell'assoluzione di primo grado la vicenda giudiziaria che vedeva imputati due individui accusati di violenza sessuale. La Corte d'Appello ha ritenuto, accogliendo le argomentazioni della difesa, che la presunta vittima, seppur in stato di ebbrezza, avesse consentito gli atti contestati agli imputati.
La sentenza, emessa oggi, pone fine a un processo lungo e complesso, segnato da accesi dibattiti sulla valutazione del consenso in situazioni di alterazione psicofisica. La difesa degli imputati aveva costantemente sostenuto che non vi fosse stata alcuna costrizione o violenza, e che la donna, nonostante l'elevato tasso alcolemico, avesse liberamente accettato i rapporti sessuali. La Corte d'Appello, dopo un'attenta analisi delle prove raccolte, ha condiviso questa tesi.
La decisione, prevedibilmente, ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni sostengono che la sentenza sia un precedente pericoloso, che potrebbe contribuire a minimizzare la gravità delle violenze sessuali in situazioni di vulnerabilità. Altri, invece, difendono la sentenza, evidenziando l'importanza della valutazione oggettiva delle prove e del rispetto del principio di presunzione di innocenza.
"La sentenza, pur nella sua complessità, pone l'accento sulla necessità di una maggiore attenzione nella definizione del concetto di consenso in casi del genere", ha commentato l'avvocato della parte civile, sottolineando la necessità di una maggiore sensibilizzazione sull'argomento e di un’approfondita formazione degli operatori del diritto in materia di violenza sessuale.
La sentenza della Corte d'Appello non è definitiva e rimane aperta la possibilità di un ricorso in Cassazione. Il dibattito pubblico, intanto, continua acceso, focalizzato sulla difficile interpretazione giuridica del consenso in contesti di alterazione delle facoltà cognitive. È indubbio che questo caso giudiziario apra un importante capitolo sulla necessità di una maggiore chiarezza legislativa e di una più approfondita riflessione sociale sul tema della violenza sessuale e della tutela delle vittime.
La vicenda evidenzia la complessità di questi casi e l'importanza di una valutazione accurata di tutti gli elementi probatori per giungere a una sentenza giusta ed equa.
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