Vallée: "Gli USA inaffidabili, è tempo di approfittarne"
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Allarme dall'ex consigliere di Macron: "Gli USA non sono più credibili, l'Europa deve sfruttare la loro debolezza"
Berlino - In un'intervista esclusiva, Sébastien Vallée, ex consigliere economico del Presidente francese Emmanuel Macron e ora direttore di ricerca al German Council on Foreign Relations, lancia un allarme sulla crescente perdita di fiducia nei confronti degli Stati Uniti, sia sul piano politico che su quello finanziario. "La situazione è seria," ha dichiarato Vallée, "e l'Europa deve agire con decisione."BR
Vallée sottolinea come le recenti turbolenze economiche globali, unite a una crescente polarizzazione politica interna, abbiano eroso la credibilità degli Stati Uniti come partner affidabile. "Non si tratta solo di questioni economiche," spiega Vallée, "ma di una profonda crisi di leadership che si riflette sulla scena internazionale."BR
L'ex consigliere di Macron non si limita a diagnosticare il problema, ma suggerisce anche una strategia per l'Europa. "Dobbiamo smetterla di considerare gli Stati Uniti come un alleato infallibile," afferma con decisione. "La loro debolezza rappresenta un'opportunità per l'Europa di assumere un ruolo più centrale e indipendente negli affari globali."BR
Vallée propone una maggiore integrazione economica e politica all'interno dell'Unione Europea, con un focus particolare sullo sviluppo di una politica estera e di difesa comune. "Dobbiamo investire nella nostra autonomia strategica," insiste. "Solo così potremo proteggere i nostri interessi e contribuire alla stabilità globale."BR
L'intervista di Vallée arriva in un momento di crescente incertezza geopolitica, con conflitti in corso e nuove sfide che emergono quotidianamente. Le sue parole, che pesano come un macigno, invitano l'Europa a una riflessione profonda sul proprio ruolo nel mondo e sulla necessità di un nuovo approccio alle relazioni transatlantiche.BR
Resta da vedere se i leader europei raccoglieranno l'appello di Vallée e sapranno cogliere l'opportunità offerta dalla presunta "debolezza" statunitense. Una cosa è certa: il futuro dell'Europa, e del mondo, potrebbe dipendere dalle scelte che verranno prese nei prossimi mesi.
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