**Ungheria, restrizioni inasprite sulle libertà civili**

**Ungheria, restrizioni inasprite sulle libertà civili**

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Vietati anche i Pride - Ungheria, nuova stretta sui diritti civili

Budapest - La situazione dei diritti civili in Ungheria si fa sempre più critica. Dopo le controverse leggi che limitano la discussione sull'omosessualità nelle scuole, l'onda repressiva sembra abbattersi ora sulle manifestazioni a sostegno della comunità LGBTQ+.

Sebbene non esista una legge che vieti esplicitamente i Pride, le autorità locali stanno ricorrendo a cavilli burocratici e a interpretazioni restrittive delle normative esistenti per ostacolare l'organizzazione e lo svolgimento di questi eventi. Quest'anno, diverse città ungheresi hanno negato il permesso per lo svolgimento di Pride locali, adducendo motivazioni che vanno dalla sicurezza pubblica a presunte violazioni di ordinanze comunali.

"È una strategia chiara per soffocare ogni forma di espressione a favore dei diritti LGBTQ+," afferma Luca Dudits, attivista per i diritti umani di Háttér Society, una delle principali associazioni ungheresi a difesa dei diritti LGBTQ+. "Stanno rendendo sempre più difficile per noi far sentire la nostra voce e creare spazi di visibilità e inclusione."

La decisione di negare i permessi per i Pride ha suscitato forti critiche da parte di organizzazioni internazionali per i diritti umani. Amnesty International ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna "l'uso strumentale del diritto da parte delle autorità ungheresi per limitare la libertà di espressione e di riunione della comunità LGBTQ+".

La situazione ungherese rappresenta un campanello d'allarme per l'intera Unione Europea, che si trova a dover affrontare la sfida di garantire il rispetto dei diritti fondamentali in tutti i suoi Stati membri. Resta da vedere quali misure concrete verranno intraprese per contrastare questa preoccupante deriva autoritaria.

BR

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Ultimo Aggiornamento: Oggi

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(14-04-2025 19:40)