Trump conferma dazi: apertura a flessibilità

L'Ue deve cedere: Trump irremovibile sui dazi, ma apre a una trattativa
L'escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea sembra raggiungere un punto cruciale. Il Presidente Trump, pur ribadendo la sua posizione sui dazi, ha lasciato intendere una certa flessibilità, aprendo una finestra per possibili negoziati. "L'Ue deve venire al tavolo dei negoziati", ha dichiarato Trump in un'intervista rilasciata ieri, "altrimenti le conseguenze saranno inevitabili." La sua amministrazione continua a insistere sulla necessità di un riequilibrio commerciale, accusando l'Europa di pratiche commerciali sleali.Questa affermazione arriva dopo settimane di tensione, con l'imposizione di dazi su prodotti europei e la conseguente minaccia di ritorsioni da parte dell'Unione. La posizione dell'Ue, finora, è stata quella di difendere i propri interessi e di rispondere con fermezza alle azioni protezionistiche americane. Tuttavia, le parole di Trump potrebbero rappresentare un cambio di rotta, seppur minimo. La sua disponibilità a negoziare, pur rimanendo fermo sulla questione dei dazi, apre uno spiraglio per una soluzione diplomatica.
Il nodo principale della controversia riguarda l'equilibrio commerciale bilaterale e le questioni legate all'industria aeronautica, con Airbus e Boeing al centro della disputa. Gli Stati Uniti accusano l'Europa di sussidi illegali ad Airbus, mentre l'Ue ribatte con accuse analoghe nei confronti di Boeing. Questa situazione crea un clima di incertezza per le imprese di entrambi i lati dell'Atlantico, con il rischio di gravi ripercussioni economiche.
La sfida per l'Ue è quella di trovare un equilibrio tra la difesa dei propri interessi e la necessità di evitare una guerra commerciale su vasta scala. Una trattativa con l'amministrazione Trump, pur complessa e potenzialmente onerosa, potrebbe essere la strada meno pericolosa per scongiurare ulteriori danni all'economia europea. Il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha finora mantenuto un atteggiamento cauto, promettendo una risposta decisa ma anche aprendo alla possibilità di un dialogo costruttivo. Il futuro delle relazioni transatlantiche, e di conseguenza dell'economia globale, dipenderà dalla capacità delle due parti di trovare un terreno d'intesa. La pressione è alta, e il tempo stringe.
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