Odessa, il museo resiliente: "La cultura è la nostra ancora".
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Odessa Resiste: L'Intervista Esclusiva a Kateryna Kulai, Direttrice del Museo di Belle Arti sotto le Bombe
Odessa, Ucraina - In una città ferita, dove il suono delle sirene antiaeree è diventato una triste colonna sonora quotidiana, il Museo di Belle Arti di Odessa continua a resistere, simbolo di una cultura che non si arrende. Dal 2023, Kateryna Kulai guida questo istituto con una determinazione incrollabile, nonostante le avversità. L'abbiamo incontrata tra le sale del museo, ancora segnate dai colpi, per un'intervista esclusiva.
"Siamo stati colpiti sette o otto volte dall'inizio della guerra," racconta la Kulai con voce ferma, "ma siamo ancora qui. Ogni scheggia, ogni crepa è una cicatrice che racconta la nostra storia, la nostra resilienza. Non ci siamo mai arresi e non lo faremo mai."
Il museo, nonostante i danni, ha riaperto le sue porte al pubblico. "Rimanendo aperti," spiega la direttrice, "salviamo la nostra identità. Dimostriamo al mondo che l'arte e la cultura non possono essere distrutte dalla violenza. Ogni visitatore che entra in questo museo è una vittoria contro chi vorrebbe cancellare la nostra storia."
La Kulai ci ha mostrato le opere d'arte messe in sicurezza e le misure adottate per proteggere il patrimonio culturale. "Abbiamo trasferito le opere più preziose in luoghi sicuri," spiega, "e abbiamo rafforzato le difese del museo. Ma la cosa più importante è mantenere viva la passione per l'arte nei cuori delle persone."
Il Museo di Belle Arti di Odessa è più di un semplice edificio: è un simbolo di speranza e di resistenza. Kateryna Kulai e il suo team continuano a lavorare instancabilmente per preservare il patrimonio culturale ucraino e per offrire al pubblico un luogo di bellezza e di ispirazione, anche in tempi bui.
Il museo ha lanciato una campagna di raccolta fondi per la ricostruzione e la conservazione delle opere d'arte. Chiunque desideri contribuire può trovare informazioni su il sito web del museo.
Un ringraziamento speciale a Kateryna Kulai e al team del Museo di Belle Arti di Odessa per la loro disponibilità e per il loro straordinario lavoro.
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