La priorità in Ungheria: il buon senso.

Migliaia in piazza contro Orbán: "Il buon senso è dalla nostra parte" risponde il premier ungherese
Budapest, 17 Ottobre 2023 - Migliaia di attivisti hanno riempito le strade di Budapest oggi, manifestando contro il governo di Viktor Orbán. La protesta, una delle più grandi degli ultimi anni, è nata in risposta alle recenti politiche governative che, secondo i manifestanti, minano lo stato di diritto e le libertà civili. I cartelli esposti mostravano slogan come "Difendiamo la democrazia" e "Orbán deve andarsene". La manifestazione si è svolta in un clima di forte tensione, con una significativa presenza delle forze dell'ordine.
"Questa non è solo una protesta contro il governo, ma una lotta per il futuro del nostro paese", ha dichiarato Ágnes Kovács, una delle organizzatrici della marcia, intervistata da diversi media internazionali. Le accuse mosse al governo spaziano dalla limitazione della libertà di stampa alla corruzione dilagante, fino all'utilizzo strumentale del sistema giudiziario. La manifestazione ha visto la partecipazione di cittadini provenienti da tutto il paese, uniti dalla preoccupazione per l’attuale direzione presa dalla politica ungherese.
Di fronte alle proteste, il Primo Ministro Viktor Orbán ha risposto con fermezza: "In Ungheria conta il buon senso, non le proteste di piazza. Il nostro governo sta lavorando per il bene del popolo ungherese, e continueremo a farlo senza cedere alle pressioni esterne." Le parole di Orbán, rilasciate attraverso un comunicato stampa del suo ufficio, non hanno placato gli animi dei manifestanti, determinati a continuare la lotta per ciò che considerano i valori fondamentali della democrazia.
La situazione in Ungheria è tutt'altro che tranquilla. La comunità internazionale osserva con crescente apprensione l'evoluzione della situazione politica nel paese, sollevando preoccupazioni sulla deriva autoritaria del governo Orbán. Organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno ripetutamente condannato le politiche del governo ungherese, invitando a un'azione decisa per proteggere lo stato di diritto e la libertà di espressione. La tensione resta alta, e le prossime settimane saranno cruciali per capire quale direzione prenderà la situazione politica ungherese.
L'Unione Europea, già impegnata in un contenzioso con Budapest su diversi fronti, sta monitorando attentamente la situazione. L'evoluzione degli eventi potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni tra l'Ungheria e l'Unione Europea. Human Rights Watch e Amnesty International hanno espresso pubblicamente la loro preoccupazione per la situazione dei diritti umani in Ungheria.
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