Dazi, Meloni spinge von der Leyen: "Parliamo con Trump, no a intese con Pechino".

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Alta Tensione a Bruxelles: Meloni incontra von der Leyen alla Vigilia del Viaggio a Washington
BRBruxelles - Un incontro cruciale quello tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, avvenuto oggi a Bruxelles. Al centro del colloquio, i temi caldi che attendono l'Italia e l'Unione Europea, alla vigilia della delicata visita di Meloni a Washington.BRFonti vicine al dossier riferiscono di un confronto franco e costruttivo su tre questioni principali: il Patto di Stabilità, le sanzioni alla Russia e i rapporti con la Cina.BRSul Patto di Stabilità, la Presidente Meloni ha ribadito la necessità di una revisione che tenga conto delle specificità nazionali e degli investimenti strategici per la crescita. La von der Leyen ha espresso apertura al dialogo, sottolineando l'importanza di una disciplina di bilancio che non penalizzi lo sviluppo economico.BRCapitolo sanzioni alla Russia: entrambe le leader hanno concordato sulla necessità di mantenere alta la pressione su Mosca, intensificando gli sforzi per evitare aggiramenti delle misure restrittive. Meloni ha sottolineato l'importanza di un coordinamento stretto con gli alleati internazionali per massimizzare l'efficacia delle sanzioni.BRIl tema più delicato è stato, senza dubbio, quello dei rapporti con la Cina. La Presidente Meloni ha espresso chiaramente la sua posizione: "Dobbiamo convincere Trump" sulla questione dei dazi, lavorando per un approccio transatlantico condiviso che tuteli gli interessi europei. Meloni ha inoltre escluso categoricamente la possibilità di un asse privilegiato con Pechino, ribadendo l'ancoraggio atlantico dell'Italia e dell'Unione Europea.BRL'incontro si è concluso con un impegno reciproco a proseguire il dialogo nelle prossime settimane, in vista del Consiglio Europeo e dei prossimi sviluppi internazionali. La visita a Washington sarà un banco di prova importante per la leadership italiana e per il futuro delle relazioni transatlantiche.```(