Cina frena Boeing, Usa promettono nuovi accordi: le borse reagiscono ai dazi

Trump e le tariffe: auto parzialmente salve, ma guerra aperta su farmaci e chip
Un'ondata di protezionismo si abbatte sull'economia globale. L'ex Presidente Trump torna alla ribalta con una nuova offensiva sulle tariffe, puntando soprattutto su farmaci e semiconduttori. La notizia ha mandato in subbuglio i mercati, con la premier Meloni che ha definito la situazione "un momento difficile".La strategia di Trump si concentra su due settori chiave: l'industria farmaceutica e quella dei chip. Secondo indiscrezioni, l'obiettivo è quello di proteggere la produzione nazionale americana e contrastare la concorrenza, soprattutto quella cinese. Le tariffe potrebbero avere un impatto devastante sulle catene di approvvigionamento globali, aumentando i prezzi e creando incertezza per le aziende.
Ma non tutte le industrie sono ugualmente colpite. Sembra infatti che il settore automobilistico possa beneficiare di una parziale esenzione, seppur con modalità ancora da definire. Questa scelta potrebbe essere strategica, considerando l'importanza del settore automobilistico per l'economia americana e le potenziali ripercussioni politiche di una tariffa generalizzata.
La reazione della presidente Meloni è stata immediata. "Un momento difficile" ha affermato, sottolineando la preoccupazione per le possibili conseguenze negative su scala internazionale. L'incertezza generata da questa nuova ondata protezionistica potrebbe infatti destabilizzare ulteriormente un'economia già alle prese con l'inflazione e le tensioni geopolitiche.
Intanto, un altro fronte si apre con la Cina. Pechino ha bloccato le consegne di aerei Boeing, aggiungendo un ulteriore elemento di tensione nelle già complicate relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Dalla Casa Bianca arriva un messaggio rassicurante: "presto annunceremo accordi". Si attende, però, di capire quali saranno i dettagli di questi accordi e se riusciranno a mitigare gli effetti delle tariffe di Trump e a ristabilire un clima di maggiore stabilità nei mercati.
La situazione è complessa e in continua evoluzione. Gli effetti di queste decisioni si riverseranno su scala globale, con impatti significativi sulle economie di molti paesi. Resta da vedere come si evolverà la situazione e se si riuscirà a trovare una soluzione che eviti un ulteriore aggravamento delle tensioni commerciali internazionali. Seguiremo gli sviluppi con attenzione.
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