Ecco un titolo riformulato in italiano: **Stop cinese a terre rare e magneti: la risposta di Pechino ai dazi USA**

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La Cina Chiude i Rubinetti delle Terre Rare: Una Mossa Strategica nell'Ombra della Visita di Xi in Vietnam
Hanoi, Vietnam - Nel giorno in cui il Presidente cinese sigla un accordo storico di 45 punti con il Vietnam, che consolida la cooperazione bilaterale in settori chiave come infrastrutture e commercio, un annuncio inatteso da Pechino scuote i mercati globali. La Cina ha annunciato la sospensione immediata delle esportazioni di terre rare e magneti, una decisione che, secondo fonti interne, rappresenta una chiara risposta alle politiche commerciali restrittive imposte dall'amministrazione Trump e mantenute, seppur con sfumature diverse, dall'attuale governo americano.BRUn Blocco Globale, Non Solo Contro gli USA: La portata del blocco è significativa. Non si tratta di una rappresaglia mirata esclusivamente agli Stati Uniti. Il divieto di esportazione si estende a tutti i Paesi, inclusi alleati chiave come Giappone e Germania, creando potenzialmente un serio problema per le industrie tecnologiche e manifatturiere che dipendono dalle terre rare cinesi. Le terre rare, un gruppo di 17 elementi chimici, sono essenziali per la produzione di una vasta gamma di prodotti, dagli smartphone ai veicoli elettrici, dalle turbine eoliche ai sistemi di difesa. La Cina detiene circa il 70% delle riserve mondiali e controlla la stragrande maggioranza della produzione globale.BRUn Gesto di Forza o un Rischio Calcolato? Resta da vedere se questa mossa audace si rivelerà una strategia efficace per esercitare pressione politica ed economica, o se si ritorcerà contro la Cina stessa. La dipendenza globale dalle terre rare cinesi potrebbe spingere altri Paesi ad accelerare la ricerca di fonti alternative e a sviluppare tecnologie per il riciclo di questi materiali. Al momento, l'effetto immediato è un'impennata dei prezzi e una crescente incertezza nei mercati.BRIl viaggio del Presidente in Vietnam, apparentemente incentrato sulla cooperazione e lo sviluppo, si rivela così un palcoscenico per un gioco geopolitico molto più ampio. Mentre Xi Jinping stringe mani e firma accordi a Hanoi, l'ombra di una guerra commerciale globale si allunga, alimentata dalla mossa improvvisa di Pechino sulle terre rare.```(