Presidente Mattarella: ok legge vittime strade, ma con riserva sulle unioni civili

Mattarella firma legge vittime crolli stradali, ma evidenzia discriminazione figli coppie omosessuali
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge che prevede indennizzi per le vittime dei crolli stradali, ma lo ha fatto esprimendo forti perplessità in una lettera indirizzata ai presidenti di Camera e Senato. Nel documento, il Capo dello Stato sottolinea una grave disparità di trattamento nei confronti dei figli nati da unioni civili rispetto a quelli nati da matrimonio.
La norma, approvata dal Parlamento nelle scorse settimane, prevede un complesso sistema di risarcimento per chi ha subito danni a causa di cedimenti di infrastrutture stradali. Tuttavia, secondo Mattarella, la formulazione del testo presenta una lacuna significativa: la normativa, infatti, prevede criteri di accesso agli indennizzi che, di fatto, discriminano i figli nati da unioni civili rispetto ai figli nati all'interno di matrimoni.
"Questo aspetto - si legge nella lettera del Presidente della Repubblica - non può essere ignorato e solleva serie questioni di equità e di rispetto del principio di uguaglianza di fronte alla legge, sancito dalla nostra Costituzione." Mattarella evidenzia come questa disparità di trattamento sia inaccettabile in uno Stato moderno e attento ai diritti civili.
La promulgazione della legge, pur con le esplicite riserve del Presidente, apre ora un dibattito politico importante. Si attendono interventi da parte del Governo e del Parlamento per emendare la norma e colmare la lacuna segnalata da Mattarella, assicurando a tutti i cittadini, a prescindere dal loro stato civile, pari diritti e pari accesso agli indennizzi previsti.
La lettera del Presidente, resa pubblica, pone l'accento sulla necessità di una legislazione attenta alle problematiche sociali e coerente con i principi costituzionali. La vicenda evidenzia inoltre la complessità del processo legislativo e il ruolo cruciale del Presidente della Repubblica nella garanzia del rispetto dei diritti fondamentali.
Si attende ora una risposta istituzionale alle osservazioni del Capo dello Stato, e quali saranno i passi successivi per correggere la discriminazione evidenziata. Il tema, delicato e di forte impatto sociale, promette di rimanere al centro del dibattito pubblico nelle prossime settimane.
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