Sanaa bombardata: oltre 200 raid Usa dallo scorso 15 marzo

Sirene a Gerusalemme e Tel Aviv, nuovo attacco a Gaza: bimbo tra le vittime
La situazione nel Medio Oriente è drammaticamente aggravata da nuovi attacchi a Gaza e dalle tensioni crescenti tra Israele e Palestina.Le sirene antiaeree hanno echeggiato oggi a Gerusalemme e Tel Aviv, segnalando nuovi lanci di razzi dalla Striscia di Gaza. La risposta israeliana è stata immediata e, secondo fonti mediche palestinesi, ha colpito un altro ospedale a Gaza, causando la morte di un bambino e diversi feriti. La gravità delle condizioni del piccolo e il numero esatto delle vittime sono ancora in via di accertamento, ma la notizia ha suscitato immediate condanne internazionali. L'incidente segue una serie di scontri che hanno già provocato un pesante tributo di vite umane nelle ultime settimane. L'escalation della violenza sta generando profonda preoccupazione tra la comunità internazionale.
La situazione umanitaria a Gaza è critica, con la popolazione civile costretta a vivere sotto un costante bombardamento. Mancano cibo, acqua potabile e medicinali, rendendo la sopravvivenza sempre più difficile per migliaia di persone. Organizzazioni umanitarie internazionali hanno lanciato appelli urgenti per aiuti umanitari e per la protezione dei civili.
Intanto, a migliaia di chilometri di distanza, un altro conflitto sta infiammando la regione. Lo Yemen è nuovamente sotto attacco, con oltre 200 raid aerei effettuati dagli Stati Uniti sulla capitale Sanaa dal 15 marzo. Anche in questo caso, si contano vittime civili e si teme un aggravamento della situazione umanitaria già precaria nel Paese, dilaniato da una guerra civile che dura da anni.
Le organizzazioni per i diritti umani denunciano con forza questi attacchi, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco immediato e l'apertura di corridoi umanitari per permettere l'arrivo di aiuti alle popolazioni colpite. La comunità internazionale è chiamata a esercitare una forte pressione sulle parti in conflitto per trovare una soluzione pacifica e garantire la protezione dei civili. L'urgenza di una de-escalation è massima per evitare una catastrofe umanitaria di proporzioni inimmaginabili.
Per seguire gli sviluppi della situazione, è possibile consultare i report di organizzazioni come l'ONU e il Comitato Internazionale della Croce Rossa. ONU CICR
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