Un campus nel verde: la rinascita dopo la perdita di Maia e Micol

Un campus nel verde: la rinascita dopo la perdita di Maia e Micol

Dal dolore alla rinascita: l'ingegnere che crea un'oasi per i fragili a San Lazzaro

San Lazzaro di Savena, un cuore verde che pulsa di nuova vita. Massimo Di Menna, ingegnere bolognese, ha trasformato un profondo lutto in un progetto straordinario: l'acquisto di un bosco alla confluenza dei fiumi Savena e Idice, trasformato in un vero e proprio campus dedicato alle persone più fragili.

"Lì c'è molto delle mie ragazze," afferma Di Menna con la voce rotta dall'emozione, ricordando Maia e Micol, le due figlie scomparse. Dal dolore immenso, è nato un sogno, un'oasi di pace e attività pensata per offrire un luogo di crescita e inclusione a chi ha bisogno di cure e attenzioni speciali. Un progetto ambizioso, che sta prendendo forma giorno dopo giorno, grazie all'impegno dell'ingegnere e di un team di collaboratori.

Il bosco, un tempo silenzioso e in parte abbandonato, si sta trasformando in un centro multifunzionale. Spazi dedicati allo sport, percorsi di riabilitazione motoria, aree per le attività teatrali e laboratori creativi: un ricco programma pensato per stimolare le capacità di ogni singolo individuo, promuovendo l'autonomia e l'integrazione sociale. L'obiettivo è creare un ambiente stimolante e inclusivo, dove ogni persona possa trovare il proprio spazio e sentirsi accolta e valorizzata.

Di Menna, con la sua tenacia e il suo cuore grande, sta investendo tempo, risorse e soprattutto passione in questo progetto. Non si tratta solo di un investimento economico, ma di un impegno profondo, un atto di amore e speranza che si concretizza nella bellezza della natura e nella solidarietà umana. Il campus, che si sviluppa su una vasta area verde, offre un ambiente ideale per la riabilitazione e la crescita personale, lontano dal rumore e dallo stress della città.

Il progetto di Massimo Di Menna rappresenta un esempio luminoso di come la sofferenza possa trasformarsi in energia positiva, generando un impatto significativo sulla comunità. Un'iniziativa che merita di essere sostenuta e conosciuta, perché la sua portata va ben oltre la semplice realizzazione di un centro per i fragili: è un simbolo di speranza, un faro di luce che illumina un cammino di solidarietà e inclusione.

Seguiremo con attenzione l'evolversi di questo progetto straordinario, sperando che possa diventare un modello replicabile anche in altre realtà del territorio.

(13-04-2025 19:33)