Gaza: la malattia, anticamera della fine.

Gaza: la malattia, anticamera della fine.

```html

Gaza: l'incubo di Al-Ahli, la testimonianza di Rita Baroud

"Qui ammalarsi è una condanna a morte". La frase, sussurrata con voce rotta dalla giornalista Rita Baroud, dipinge un quadro agghiacciante della situazione a Gaza dopo il devastante bombardamento sull'ospedale Al-Ahli. La sua testimonianza, raccolta con grande difficoltà a causa delle interruzioni nelle comunicazioni, è un grido d'allarme.

La sanità al collasso. Questa è la drammatica realtà che emerge dalle parole di Rita. BR Le strutture mediche, già precarie prima del conflitto, sono ora sopraffatte da un numero insostenibile di feriti. BR Mancano medicine, attrezzature e personale medico. BR L'ospedale Al-Shifa, il più grande della Striscia, è allo stremo, trasformato in un lazzaretto a cielo aperto.

Il racconto di Rita è crudo. BR Descrive scene di caos e disperazione, di bambini feriti che chiedono aiuto, di medici esausti che lottano per salvare vite umane con mezzi insufficienti. BR Parla di corridoi trasformati in obitori improvvisati, di famiglie in cerca dei propri cari tra i corpi senza vita. BR "Ho visto cose che non dimenticherò mai", confessa con la voce tremante.

La speranza è flebile, ma non spenta. BR Rita Baroud continua a raccontare, nonostante il pericolo e la difficoltà. BR La sua voce è un megafono per i senza voce, un appello alla comunità internazionale affinché intervenga per fermare questa tragedia. BR Il suo diario da Gaza è una testimonianza di resilienza e di umanità in un contesto di inaudita brutalità. BR Il mondo non può rimanere indifferente.

Ulteriori informazioni sulla situazione umanitaria a Gaza sono disponibili sul sito di Organizzazioni Umanitarie Internazionali. BR (è un esempio di link ad un sito di una qualsiasi ONG)

```

(14-04-2025 01:00)