Chip: Trump alza le barriere per la sicurezza nazionale

Trump rilancia: "Produrre in Usa, non ostaggi della Cina! Dazi sui chip per la sicurezza nazionale"
Donald Trump torna a puntare il dito contro la dipendenza americana dalla Cina per la produzione di semiconduttori, ribadendo la necessità di un'autonomia nazionale nel settore strategico dei chip. L'ex presidente americano ha lanciato un appello accorato per un drastico cambio di rotta, proponendo l'introduzione di dazi sulle importazioni di microchip per garantire la sicurezza nazionale e promuovere la produzione interna.
In una recente dichiarazione, Trump ha affermato: "Siamo diventati ostaggi della Cina e di altri paesi quando si tratta di semiconduttori. Questa dipendenza è inaccettabile e rappresenta una grave minaccia per la nostra sicurezza nazionale. Dobbiamo riportare la produzione di chip negli Stati Uniti, creando posti di lavoro e garantendo l'indipendenza tecnologica del nostro paese."
La proposta di Trump, seppur non priva di critiche, alimenta il dibattito sulla resilience delle catene di approvvigionamento americane. La forte dipendenza da fabbriche estere, soprattutto in Asia, per la produzione di chip avanzati, è infatti una questione di crescente preoccupazione per l'amministrazione Biden, che sta investendo miliardi di dollari in incentivi per la produzione di semiconduttori negli Stati Uniti attraverso il Chips and Science Act.
L'introduzione di dazi, però, non è priva di complicazioni. Potrebbe infatti innescare una guerra commerciale con altri paesi, aumentando i prezzi dei prodotti elettronici e penalizzando i consumatori. Inoltre, alcuni esperti sostengono che una soluzione più efficace consista nell'investire maggiormente in ricerca e sviluppo, nella formazione di personale qualificato e nell'incentivare la collaborazione tra il settore pubblico e privato, piuttosto che ricorrere a misure protezionistiche.
La posizione di Trump, comunque, sottolinea la crescente consapevolezza del rischio rappresentato dalla dipendenza tecnologica estera. La competizione globale per il dominio tecnologico è sempre più accesa, e la sicurezza nazionale è legata a doppio filo con la capacità di produrre autonomamente componenti strategici come i semiconduttori. Il dibattito sulla migliore strategia per raggiungere questo obiettivo, tuttavia, è ancora aperto e coinvolge diverse sfaccettature economiche e geopolitiche.
Il Chips and Science Act, approvato nel 2022, rappresenta un importante passo avanti, ma gli esperti concordano sulla necessità di un'azione decisa e coordinata per contrastare l'egemonia cinese nel settore dei semiconduttori. Il futuro della produzione di chip, e la sicurezza nazionale americana, dipendono da questo.
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