Massacro a Darfur: oltre 50 morti negli attacchi RSF ai campi profughi

Massacro a Darfur: oltre 50 morti negli attacchi RSF ai campi profughi

Darfur insanguinato: decine di morti tra i civili, bambini tra le vittime

Una nuova ondata di violenza si abbatte sul Darfur, in Sudan. Negli ultimi due giorni, attacchi dei paramilitari delle Rapid Support Forces (RSF) contro campi profughi hanno causato un bilancio straziante: almeno 56 morti, tra cui una decina di bambini. La situazione è critica, con centinaia di persone ferite e migliaia sfollate che cercano disperatamente riparo e assistenza.

Secondo le testimonianze raccolte da organizzazioni umanitarie sul campo, gli attacchi sono stati caratterizzati da una brutalità inaudita. Le RSF hanno preso di mira indiscriminatamente civili inermi, comprese donne e bambini, nelle aree già devastate dal conflitto. Le abitazioni sono state distrutte, gli ospedali sono stati presi d'assalto e le scorte di cibo e medicine sono state saccheggiate.

L'ONU ha condannato fermamente gli attacchi, definendoli crimini di guerra. Il Segretario Generale António Guterres ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché intervenga con urgenza per porre fine alla violenza e garantire la protezione dei civili. "È inaccettabile che queste atrocità continuino indisturbate", ha dichiarato Guterres in una nota ufficiale rilasciata ieri. "La comunità internazionale deve assumersi la propria responsabilità per porre fine a questa tragedia umana".

Le organizzazioni umanitarie presenti sul territorio stanno lavorando senza sosta per fornire aiuti alle vittime, ma le risorse sono limitate e l'accesso alle aree colpite è spesso ostacolato dalla violenza. C'è un urgente bisogno di aiuti umanitari, inclusi cibo, acqua, medicinali e riparo, per le migliaia di persone che hanno perso tutto.

La situazione nel Darfur rimane estremamente precaria. Gli scontri tra l'esercito sudanese e le RSF continuano, seminando morte e distruzione. La popolazione civile, già provata da anni di conflitto, è costretta a vivere nel terrore, intrappolata tra le linee di fuoco. L'appello alla comunità internazionale è più che mai urgente: è necessario un intervento immediato ed efficace per fermare la carneficina e garantire la sicurezza e la protezione dei civili nel Darfur.

Per maggiori informazioni sulle iniziative di soccorso, è possibile consultare i siti di organizzazioni come l' UNHCR https://www.unhcr.org/ e il Comitato Internazionale della Croce Rossa https://www.icrc.org/

(13-04-2025 16:00)