Visintin dal Tirolo: "Indagato? Tranquillo, non sono scappato"

Caso Resinovich: Visintin, marito di Liliana, parla dopo l'iscrizione nel registro degli indagati
"Gli inquirenti sanno dove trovarmi. Qui vado in bici, faccio saune e ci sono tante belle signorine", queste le parole di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, intervistato dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della moglie. Un'affermazione che, per sua stessa ammissione, potrebbe apparire fuori luogo, data la gravità della situazione. Ma Visintin si dichiara sereno, smentendo categoricamente di essere fuggito."Io indagato? Sono sereno. Mi godo l’Austria, ma non sono fuggito", ha aggiunto, precisando la sua attuale collocazione geografica. Le sue parole, rilasciate a un'agenzia di stampa, tentano di dipingere un quadro di tranquillità e di normalità, contrapponendosi alla drammaticità del contesto. La scelta di trascorrere del tempo in Austria, secondo quanto dichiarato, non ha il sapore di una fuga, ma piuttosto di una vacanza, di un momento di relax lontano dalla pressione mediatica e investigativa.
L'intervista, pur breve, lascia aperto un interrogativo: quanto questa apparente nonchalance può influire sul corso delle indagini? La frase sulle "belle signorine" in particolare, risulta quantomeno inopportuna considerata la delicatezza della vicenda. Si tratta di una scelta di parole forse infelice, forse un tentativo di sdrammatizzare la situazione, o forse qualcosa di più?
Le dichiarazioni di Visintin, certo, non chiariscono i punti oscuri della morte di Liliana Resinovich, ma contribuiscono ad alimentare il dibattito e a tenere viva l'attenzione mediatica su un caso che continua a generare interrogativi e sospetti. L'inchiesta procede, e le parole del marito, seppur apparentemente disinvolte, saranno certamente oggetto di attenta valutazione da parte degli inquirenti. La Procura di Trieste, infatti, sta valutando ogni aspetto della vicenda, per accertare la verità sulla morte di Liliana e far luce su eventuali responsabilità. L'attenzione dei media e dell'opinione pubblica resta alta, in attesa di ulteriori sviluppi.
Rimane fondamentale ricordare che Visintin, al momento, è solo indagato e gode della presunzione di innocenza fino a prova contraria.
Fonte: [inserire qui la fonte dell'intervista]
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