Trump perdona la Silicon Valley: stop ai dazi cinesi

Marcia indietro sulle tariffe: vittoria per Pechino, ma l'ira delle altre industrie resta
L'amministrazione Biden ha deciso di ridurre drasticamente le tariffe imposte dall'amministrazione Trump su una vasta gamma di prodotti cinesi, tra cui telefonini, chip e computer. Una mossa che rappresenta una vittoria per Pechino, ma che alimenta la rabbia di altri settori industriali non esentati.La decisione di Washington di rivedere al ribasso le tariffe del 145%, introdotte durante la presidenza Trump nel contesto della guerra commerciale con la Cina, ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre la Silicon Valley esulta per una riduzione del peso fiscale sui suoi prodotti tecnologici, altri settori industriali, non altrettanto fortunati, denunciano una disparità di trattamento.
"È un regalo alla Silicon Valley a spese di altre industrie americane che continuano a lottare con dazi elevati", ha affermato un rappresentante di un'associazione di produttori tessili, sottolineando come questa decisione penalizzi settori già in difficoltà a causa dell'aumento dei costi delle materie prime e della logistica.
La riduzione delle tariffe, pur non rappresentando una completa abolizione, si traduce in un alleggerimento del carico fiscale per le aziende tecnologiche, rafforzando la loro competitività sul mercato globale. Questo sgravio fiscale, secondo alcuni analisti, potrebbe favorire ulteriormente la crescita del settore tech americano, già leader a livello mondiale.
Tuttavia, l'aspetto positivo per le aziende tecnologiche è controbilanciato dalle forti critiche rivolte all'amministrazione Biden per la mancanza di una strategia commerciale più equa e coerente. La scelta di ridurre le tariffe solo su alcuni settori, lasciando altri a far fronte a dazi ancora elevati, ha creato un clima di disagio e incertezza.
"La decisione di Washington evidenzia una incoerenza nella politica commerciale statunitense", ha commentato un esperto di relazioni internazionali. "Si rischia di creare un terreno fertile per future tensioni commerciali, senza una soluzione strutturale ai problemi di fondo della concorrenza tra Stati Uniti e Cina".
La questione ora è capire quali saranno le conseguenze a lungo termine di questa decisione. L’attenuazione delle tariffe potrebbe effettivamente stimolare la crescita economica, ma rischia di alimentare ulteriori frizioni commerciali e di acuire le già preesistenti disuguaglianze all’interno del tessuto industriale americano. La strada per una vera e propria de-escalation della guerra commerciale con la Cina, dunque, appare ancora lunga e tortuosa.
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