Scompare Franco Abruzzo, pilastro del giornalismo italiano.

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Addio a Franco Abruzzo: decano del giornalismo e voce di Stampa Democratica
Si è spento quest'anno Franco Abruzzo, figura di spicco del giornalismo italiano e paladino dei diritti della professione. Con una carriera costellata di impegno civile e sindacale, Abruzzo ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni di giornalisti, distinguendosi per la sua ferma difesa della libertà di stampa e della dignità del lavoro giornalistico.
Ricordiamo il suo ruolo attivo in Stampa Democratica, un movimento che, negli anni '70, si batteva per un giornalismo più aperto, partecipativo e vicino ai cittadini. In quel contesto storico, segnato da tensioni politiche e sociali, Abruzzo, insieme a Walter Tobagi e ad altri colleghi, si impegnò per un'informazione libera da condizionamenti e per un'applicazione rigorosa dei principi deontologici.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel panorama giornalistico italiano. Uomo di profonda cultura e di grande umanità, Franco Abruzzo ha saputo interpretare il ruolo del giornalista come servizio alla collettività, testimoniando con il suo esempio i valori di onestà, rigore e indipendenza. La sua eredità continuerà a ispirare tutti coloro che credono in un giornalismo libero e responsabile.
Abruzzo ha sempre sostenuto l'importanza della formazione professionale continua e della tutela dei diritti dei giornalisti precari, aspetti fondamentali per garantire la qualità dell'informazione e la credibilità della professione. Un impegno costante, il suo, che lo ha reso una figura rispettata e ammirata da colleghi e cittadini. La sua voce mancherà, ma il suo esempio resterà vivo.
La redazione si unisce al cordoglio della famiglia e dei colleghi.
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