Lo Stato contro il mercato: il peso dei dazi

Lo Stato contro il mercato: il peso dei dazi

Il vero sacrilegio americano: Trump e la frattura tra libertà economica e politica

Il protezionismo di Trump, con l'imposizione di dazi, rappresenta un attacco frontale alla sacra alleanza tra mercato libero e democrazia, pilastri dell'Occidente.

L'America di Donald Trump, almeno quella rappresentata dalla sua recente attività politica, si presenta oggi come un paradosso sconcertante. Un paese che si autodefinisce baluardo della libertà, che ha esportato nel mondo il modello di democrazia liberale e di mercato libero, sta vivendo una profonda crisi di identità, alimentata da una politica economica che mette in discussione i principi stessi su cui si fonda la sua potenza.

Il vero sacrilegio americano, a mio avviso, non risiede tanto nelle controversie interne, ma nella frattura sempre più profonda che si sta creando tra due elementi cruciali per la stabilità dell'Occidente: la libertà economica e la libertà politica. Per decenni, questi due pilastri hanno lavorato in sinergia, rafforzandosi a vicenda. Un mercato libero e competitivo ha contribuito alla prosperità, creando le condizioni per una società più aperta e democratica. Allo stesso tempo, una solida struttura politica ha garantito il rispetto delle regole del gioco, favorendo la crescita economica.

L'imposizione di dazi, strumento principe della politica economica trumpiana, rappresenta invece una rottura netta con questo modello virtuoso. Non si tratta di semplici misure protezionistiche, ma di un attacco frontale al libero mercato, un elemento cardine del sistema capitalistico occidentale. La logica del "prima noi", che ha guidato molte delle decisioni di Trump, ha finito per creare una situazione di instabilità economica globale, minando la fiducia nei rapporti internazionali e rimettendo in discussione il ruolo degli Stati Uniti come motore della crescita economica mondiale.

Le conseguenze di questa scelta sono tutt'altro che trascurabili. L'aumento dei prezzi, la diminuzione degli scambi commerciali e l'incertezza degli investimenti sono solo alcuni degli effetti negativi che si stanno manifestando. Inoltre, la scelta di privilegiare l'interesse nazionale a scapito della cooperazione internazionale indebolisce la stessa idea di un ordine mondiale basato su regole condivise, un presupposto fondamentale per la pace e la prosperità globale.

In conclusione, il vero sacrilegio americano non è una questione di singoli episodi o dichiarazioni, ma di un progressivo allontanamento da quei valori che hanno permesso all'Occidente di raggiungere un livello di benessere e di libertà mai visto prima. La sfida, oggi, è quella di ricostruire la fiducia tra libertà politica ed economica, per evitare che la frattura creata da politiche protezionistiche come quelle di Trump diventi insanabile.

Per approfondire: Council on Foreign Relations (per analisi approfondite su politica economica internazionale)

(13-04-2025 00:01)