Ecco un titolo possibile: "Meloni punta tutto sul libero scambio con gli USA: l'asso nella manica a Washington"

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Meloni alla Casa Bianca: Tra Web Tax, Cina e il Sogno di un Mercato Unico con gli USA
Washington, D.C. - La missione americana del Presidente del Consiglio si preannuncia cruciale, un vero e proprio banco di prova per la credibilità internazionale del governo italiano. Al centro dei colloqui con l'amministrazione Trump, secondo fonti vicine al dossier, non ci saranno solo le questioni legate alla sicurezza e alla cooperazione transatlantica, ma anche e soprattutto dossier economici complessi e spinosi.
Uno dei nodi principali riguarda la web tax. L'imposta sui servizi digitali, già oggetto di forti contestazioni da parte delle multinazionali americane, rischia di incrinare i rapporti bilaterali. La speranza è quella di trovare una soluzione condivisa a livello OCSE, evitando così ritorsioni commerciali che danneggerebbero l'economia italiana. Si teme che l'amministrazione statunitense possa reagire con dazi punitivi su prodotti Made in Italy, in particolare quelli agroalimentari.
Altro tema delicato è la partnership economica con Pechino. La Via della Seta, firmata nel 2019, ha suscitato non poche preoccupazioni a Washington, che vede nell'espansione economica cinese una minaccia per l'egemonia americana. Il governo italiano è chiamato a trovare un equilibrio tra gli interessi commerciali con la Cina e il rispetto degli impegni presi con gli alleati occidentali. Annullare unilateralmente l'accordo potrebbe avere conseguenze negative sulle relazioni con Pechino, mentre mantenerlo inalterato rischierebbe di compromettere i rapporti con gli Stati Uniti.
Come "jolly", il Presidente del Consiglio potrebbe mettere sul tavolo la proposta di un "mercato unico senza tariffe" tra Italia e Stati Uniti. Un'iniziativa ambiziosa, che mira a rafforzare i legami economici tra i due paesi e a creare nuove opportunità per le imprese italiane. La creazione di una zona di libero scambio potrebbe portare benefici significativi in termini di crescita e occupazione, ma necessiterebbe di un negoziato complesso e di concessioni reciproche. Resta da vedere se l'amministrazione Trump, notoriamente protezionista, sarà disposta a prendere in considerazione una simile proposta.
In conclusione, la missione a Washington rappresenta una sfida importante per il governo italiano. La capacità di trovare soluzioni pragmatiche sui dossier più delicati sarà fondamentale per consolidare i rapporti con gli Stati Uniti e per tutelare gli interessi economici del paese.
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