Difesa europea: fronti contrapposti e stop al debito per l'Italia.

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Stallo all'Ecofin: Italia frena sul finanziamento del Piano e Rearm Eu
Bruxelles, [Data odierna] - Nessun accordo all'ultimo Ecofin sul meccanismo di finanziamento per il Piano di rilancio europeo. L'Italia si è mostrata particolarmente ferma, escludendo categoricamente il ricorso al programma Rearm Eu per sostenere lo sforzo bellico e la difesa comune. La posizione del governo italiano è chiara: "Non faccio altri debiti", ha dichiarato il Ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al termine della riunione.
La discussione si è arenata sulla proposta di alcuni paesi membri di utilizzare fondi precedentemente destinati ad altri scopi, inclusi quelli del PNRR, per finanziare iniziative legate alla difesa. L'Italia, insieme ad altri paesi, ha espresso forti riserve, sottolineando la necessità di preservare l'integrità del Piano e di non compromettere gli investimenti previsti per la ripresa economica.
“Siamo pronti a sospendere tutto il Patto di Stabilità se ci sarà una recessione”, ha avvertito Giorgetti, evidenziando la priorità assoluta di proteggere l'economia italiana da eventuali shock esterni. La divisione tra i paesi membri sulla questione della difesa comune è apparsa evidente, con alcune nazioni che spingono per un maggiore impegno finanziario e altre che invocano la necessità di rispettare gli equilibri di bilancio nazionali.
La mancata intesa all'Ecofin rappresenta un duro colpo per le ambizioni europee in materia di difesa e rischia di rallentare l'attuazione del Piano di rilancio. Resta da vedere se nelle prossime settimane sarà possibile trovare un compromesso che soddisfi le esigenze di tutti i paesi membri. La posta in gioco è alta e il futuro dell'integrazione europea appare più incerto che mai.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno.
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