Studente palestinese della Columbia: giudice ordina il rimpatrio

Studente palestinese della Columbia: giudice ordina il rimpatrio

Studente Palestinese della Columbia Espulso: Revocata Green Card e Ordinato Rimpatrio

New York, USA - Un duro colpo per gli studenti palestinesi negli Stati Uniti. Un giudice federale ha autorizzato il rimpatrio forzato di uno studente palestinese della Columbia University, a cui era stata revocata la green card e che era stato arrestato con l'accusa di essere uno dei leader delle proteste pro-Gaza tenutesi nel famoso ateneo newyorkese. La decisione, presa dopo un processo che ha suscitato forti polemiche, ha scatenato un'ondata di indignazione tra gli attivisti per i diritti umani e la comunità palestinese.

La vicenda dello studente, il cui nome non è stato reso pubblico per motivi legali, ha sollevato importanti interrogativi sul diritto alla protesta e sulla libertà di espressione negli Stati Uniti. Secondo le accuse, lo studente avrebbe svolto un ruolo chiave nell'organizzazione di manifestazioni di protesta sul campus della Columbia, manifestazioni considerate da alcuni come violente e distruttive. Le autorità, invece, hanno giustificato l'arresto e la successiva revoca della green card sulla base di presunte violazioni delle leggi sull'immigrazione.

La decisione del giudice è stata fortemente contestata da diverse organizzazioni per i diritti civili, che hanno denunciato una violazione dei diritti fondamentali dello studente. Molti sostengono che la revoca della green card e l'ordine di rimpatrio siano una forma di repressione politica, intesa a silenziare le voci critiche nei confronti delle politiche israeliane.

"Questa decisione è un brutto precedente," ha dichiarato un rappresentante dell'American Civil Liberties Union (ACLU). "Minaccia la libertà di espressione e il diritto alla protesta per tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro origine etnica o politica." L'ACLU, insieme ad altre organizzazioni, sta valutando la possibilità di presentare ricorso contro la sentenza, cercando di impedire l'espulsione dello studente.

Il caso ha acceso un acceso dibattito sulla situazione dei palestinesi negli Stati Uniti e sulla crescente polarizzazione politica intorno al conflitto israelo-palestinese. Il rimpatrio forzato dello studente potrebbe rappresentare un duro colpo per la libertà accademica e per il diritto alla protesta nel paese, alimentando preoccupazioni per la potenziale repressione di altre voci critiche.

La comunità palestinese si sta mobilitando per sostenere lo studente e contrastare la decisione del giudice. Diverse proteste e manifestazioni sono state organizzate per chiedere la revoca della sentenza e garantire allo studente il diritto di rimanere negli Stati Uniti per completare i suoi studi.


La vicenda rimane in evoluzione e si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

(12-04-2025 08:10)