Piano Kellogg: Un'Ucraina divisa? Il rifiuto di Kiev e Mosca.

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La proposta choc di Witkoff: "Concedere le 4 regioni all'Ucraina per la pace" - Reazioni indignate da Kiev e Mosca

Un'ondata di sdegno ha travolto l'opinione pubblica internazionale a seguito delle dichiarazioni rilasciate ieri dall'inviato speciale USA Steve Witkoff, che ha suggerito di cedere alla Russia le quattro regioni ucraine occupate per raggiungere un rapido cessate il fuoco. La proposta, giudicata inaccettabile sia da Kiev che da Mosca, ha scatenato un'aspra polemica, con il generale americano intervenuto a smentire pubblicamente le affermazioni di Witkoff definendole "travisate".

Secondo quanto riportato da diverse fonti, Witkoff avrebbe sostenuto che la concessione delle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson rappresenterebbe la soluzione più rapida per porre fine alle ostilità. Una posizione che ha immediatamente suscitato forti reazioni, accusando l'inviato USA di proporre una resa incondizionata dell'Ucraina e di ignorare il diritto internazionale e la sovranità del paese.

A gettare ulteriore benzina sul fuoco è stata anche l'ipotesi avanzata dall'analista politico Frank Kellogg, che ha proposto di dividere l'Ucraina seguendo il modello di Berlino nel 1945. Una simile soluzione, considerata da molti come un'ulteriore umiliazione per l'Ucraina, è stata respinta con fermezza sia dal governo ucraino che dal Cremlino.

Il generale americano, il cui nome non è stato reso pubblico per motivi di sicurezza, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale, definendo le parole di Witkoff come "una travisazione dei fatti e non rappresentative della posizione ufficiale degli Stati Uniti". La smentita, tuttavia, non è riuscita a placare le polemiche, con molti che chiedono chiarimenti sull'effettivo ruolo e mandato dell'inviato speciale USA.

La vicenda solleva interrogativi cruciali sulla strategia diplomatica occidentale in Ucraina e sulla necessità di un approccio più coordinato e coerente tra i diversi attori coinvolti nel conflitto. La situazione resta estremamente tesa, con l'incertezza che regna sovrana sul futuro delle negoziazioni di pace e sulle possibili conseguenze delle dichiarazioni di Witkoff e Kellogg.

La comunità internazionale attende con ansia ulteriori sviluppi, sperando in una de-escalation della situazione e in un ritorno a un dialogo costruttivo che rispetti la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.

Le parole di Witkoff hanno scosso profondamente l'opinione pubblica, aprendo un dibattito acceso sulle strategie diplomatiche e sulle possibili conseguenze di un approccio troppo accomodante nei confronti della Russia.

(12-04-2025 19:33)