Morte di un paramedico a Gaza: la testimonianza straziante della madre

Morte di un paramedico a Gaza: la testimonianza straziante della madre

Il Perdono di una Madre, la Rabbia di un Mondo: Intervista alla Mamma di Refaat Radwan

Rafah, Striscia di Gaza. Un video, girato pochi istanti prima della sua tragica fine, ha fatto il giro del mondo: Refaat Radwan, 23enne paramedico della Mezzaluna Rossa palestinese, ripreso mentre, sotto il fuoco dell'esercito israeliano, implorava perdono alla madre. Un video che testimonia la brutalità dell'attacco avvenuto durante un raid israeliano sui mezzi di soccorso a Rafah, e che ora diventa simbolo della sofferenza palestinese.

Abbiamo raggiunto telefonicamente la madre di Refaat, una donna distrutta dal dolore ma forte nella sua fede. "Certo che lo perdono", ha detto con voce rotta dal pianto, "mio figlio era un angelo, un uomo di pace che dedicava la sua vita ad aiutare gli altri. Ma...oh, Dio...vorrei che fosse qui con me. Vorrei stringerlo ancora una volta tra le mie braccia."

Le parole della donna sono strazianti, cariche di un dolore immenso che va oltre la semplice perdita di un figlio. Refaat, infatti, non è morto solo: è stato ucciso mentre svolgeva il suo dovere, mentre cercava di salvare vite umane. La sua morte, come quella degli altri operatori sanitari colpiti nello stesso raid, rappresenta una grave violazione del diritto internazionale umanitario.

“Il mondo ora sa come si viene uccisi a Gaza”, continua la madre di Refaat, la voce carica di una rabbia composta ma ineluttabile. “Mio figlio ha filmato tutto, ha registrato i suoi ultimi istanti, i suoi ultimi appelli. Questo video è una testimonianza inconfutabile, una prova per tutti di cosa accade realmente qui. Non vogliamo solo giustizia per Refaat, ma vogliamo che il mondo apra gli occhi e veda la realtà della violenza e dell'occupazione.”

La sua richiesta è semplice, ma potente: giustizia e pace. Giustizia per suo figlio, pace per Gaza. Una richiesta che risuona forte, amplificata dalla eco delle immagini e delle parole di Refaat, ormai diventate simbolo di una resistenza silenziosa e di una lotta per la sopravvivenza che dura da troppo tempo. La sua storia, purtroppo, non è un caso isolato: le testimonianze di violenze e violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza sono purtroppo numerose. L'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha più volte denunciato le gravi condizioni umanitarie nella zona.

La madre di Refaat conclude l’intervista con un appello accorato: “Guardate questo video, ascoltate la sua voce, ricordate il suo nome. Ricordate Refaat. Non lasciate che la sua morte sia vana.”

(12-04-2025 09:48)