Graziano Mesina: l'ultimo bandito sardo, tra crimini, redenzione e un'isola scomparsa.

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Graziano Mesina: Ascesa, Caduta e Grazia di un'Icona Sarda

Graziano Mesina: Ascesa, Caduta e Grazia di un'Icona Sarda

Graziano Mesina, un nome che evoca immagini di un'epoca in cui la Sardegna era sinonimo di banditismo e sequestri di persona. La sua figura, complessa e controversa, continua a suscitare dibattiti e interrogativi nella società sarda e italiana.

Noto come "la primula rossa sarda", Mesina si è guadagnato questa fama grazie a una serie di rocambolesche evasioni, ben dieci riuscite su ventidue tentativi, che hanno alimentato la sua leggenda. Ma al di là delle fughe spettacolari, il suo nome è indissolubilmente legato al sequestro di Farouk Kassam, in cui svolse un ruolo di mediatore, un episodio che segnò profondamente la cronaca italiana.

La sua storia è un intreccio di crimini, latitanza e una presunta redenzione, culminata con la grazia concessa dal Presidente della Repubblica, un atto che ha diviso l'opinione pubblica. Alcuni vedono nella grazia un atto di clemenza verso un uomo che ha pagato il suo debito con la giustizia, mentre altri la considerano un'offesa alle vittime dei suoi crimini.

Recentemente, si è tornato a parlare di lui in relazione alle celebrazioni per i suoi 82 anni. L'attenzione mediatica è stata attirata da alcune dichiarazioni rilasciate durante la festa, che hanno riacceso il dibattito sul suo passato e sul suo ruolo nella società sarda.

La storia di Graziano Mesina è una finestra su una Sardegna che non esiste più, un'isola segnata da povertà, isolamento e una cultura dell'omertà che ha contribuito a creare figure ambigue come la sua. Resta da capire se la sua vicenda rappresenta la fine di un'era o un monito per il futuro.

Per approfondire la storia del sequestro Kassam è possibile consultare questo sito che ripercorre le vicende di quel periodo.

(11-04-2025 15:22)