Dazi USA: Landini attacca il governo, rischio delocalizzazioni?

Landini lancia la campagna referendaria: "Silenzio assordante dai media"
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ufficialmente dato il via alla campagna per i referendum abrogativi del 2 e 3 giugno, esprimendo una forte preoccupazione per la scarsa attenzione mediatica dedicata alla consultazione popolare. "Sento uno strano silenzio da parte dell'informazione", ha dichiarato Landini, sottolineando la necessità di un dibattito pubblico più ampio e approfondito sulle questioni in gioco.
La mobilitazione della Cgil si concentra su temi cruciali, a partire dalla richiesta di abrogazione di alcune norme sul processo penale. Landini ha inoltre criticato duramente l'operato del governo in merito alle politiche commerciali e ai dazi, chiedendo chiarezza sulle possibili conseguenze per l'economia italiana. "Il governo sui dazi non ha una strategia", ha affermato il leader sindacale. "Deve dire chiaramente se favorisce le delocalizzazioni negli Stati Uniti o meno". La sua posizione è netta: l'attuale quadro normativo rischia di danneggiare gravemente il tessuto produttivo nazionale, con conseguenze pesanti sull'occupazione.
Per rafforzare la pressione sul governo e sensibilizzare l'opinione pubblica, Landini ha annunciato un incontro con i leader del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Azione - Italia Viva per lunedì prossimo. L'obiettivo è quello di costruire un fronte comune a sostegno dei referendum e di sollecitare un impegno concreto da parte delle forze politiche per contrastare le politiche economiche considerate dannose per il Paese. La collaborazione tra sindacati e forze politiche sarà fondamentale per garantire una partecipazione ampia e consapevole alla consultazione referendaria.
La scelta di Landini di lanciare una campagna così decisa testimonia la gravità della situazione percepita dalla Cgil. Il silenzio mediatico, unito alla mancanza di una strategia chiara da parte del governo, rischiano di compromettere il successo del referendum e di lasciare senza voce le istanze di una parte importante della popolazione italiana. La prossima settimana sarà cruciale per capire se le forze politiche risponderanno all'appello del leader sindacale e se il dibattito pubblico riuscirà a raggiungere il livello di attenzione che la posta in gioco merita. Seguiremo gli sviluppi della situazione e vi terremo aggiornati.
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